SUMMIT NAZIONALE AMMINISTRATIVE MAGGIO: IN ABRUZZO BRACCIO DI FERRO LEGA E FORZA ITALIA, ''COALIZIONE COMPATTA''

CENTRODESTRA A CENA A CASA DI SALVINI, IPOTESI PRIMARIE PER COMUNALI PESCARA

16 Marzo 2019 08:15

Regione - Politica

PESCARA – Abruzzo di nuovo sul tavolo, stavolta di una cena, dei vertici nazionali del centrodestra, che mercoledì sera nella casa romana del leader della Lega, Matteo Salvini, hanno parlato delle elezioni amministrative che, in concomitanza con le Europee, il 26 maggio interesseranno anche Pescara, Montesilvano e Giulianova, sancendo la corsa unitaria anche nei Comuni, dopo i fortunati risultati alle regionali del 10 febbraio.

Naturalmente, nell’ambito del complessivo quadro nazionale.

E secondo quanto si è appreso, per l’Abruzzo sarebbe stata anche valutata la ipotesi delle primarie per la scelta dei candidati sindaci di città importanti, tra tutte Pescara, la più popolosa nella regione e più importante a livello economico, come fatto nelle scorse settimana a Bari e Foggia.





In Abruzzo, soprattutto nel capoluogo adriatico, c’è un braccio di ferro tra Forza Italia e Lega che, forte del pieno di voti fatto alle regionali, ha chiesto con il leader Salvini e con il capo abruzzese, il deputato Giuseppe Bellachioma, la paternità della scelta del candidato.

Il vice premier, il leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, e il vice presidente di Forza Italia Antonio Tajani, presidente del Parlamento europeo, si sono visti nell'appartamento riservato a Salvini in piazza Grazioli, a pochi passi dalla residenza romana di Silvio Berlusconi che però è rimasto ad Arcore, e al termine dell'incontro definito informale, attraverso un comunicato hanno spiegato di aver iniziato a “valutare le proposte, provenienti dai territori, in ordine alle candidature nei comuni capoluoghi di provincia dove si voterà in primavera”.

“Si è registrata una sostanziale volontà di indicare in tutti i capoluoghi, candidati comuni così come prospettato dai dirigenti dei partiti di centro-destra nelle città interessate”, si legge ancora nella nota di resoconto della riunione alla quale, riferisce l'AdnKronos, hanno partecipato anche Ignazio La Russa, plenipotenziario di Fratelli d'Italia, e Licia Ronzulli, da sempre emissaria azzurra presso il Carroccio salviniano.

Ironia della sorte, il solo a parlare, a parte la nota ufficiale, è stato proprio l'ex ministro di An – ''clima ottimo, per un caffè tra amici'', ha detto ai cronisti – l'unico che ha rilasciato dichiarazioni anche in occasione del vertice che nella casa milanese di Berlusconi, il 30 novembre scorso ha dato il primo ok a Marco Marsilio come candidato governatore del centrodestra.





Alla cena dell'altra sera, dunque, si è entrati nel vivo anche delle scelte riguardanti la città più grande dell'Abruzzo che il centrodestra vuole strappare al centrosinistra del sindaco Marco Alessandrini, del Partito democratico, e dov'è in atto già un braccio di ferro con la Lega che ha ipotecato il candidato sindaco sin dall'11 febbraio, quando all'Aquila per celebrare l'insediamento del neo governatore, Salvini si è detto certo che Pescara avrà un sindaco della Lega.

Una imposizione che non lascia indifferente Forza Italia, che non solo ha già in caldo i nomi l'ex assessore regionale Carlo Masci, coordinatore provinciale azzurro, che non si è neanche candidato all'Emiciclo per puntare a Palazzo di città, il capogruppo in Comune, Marcello Antonelli, e l'ex sindaco Luigi Albore Mascia, ma rilancia con l'ipotesi di primarie che peraltro, da quanto trapela dagli ambienti politici, non sarebbe stata accolta con freddezza dagli alleati.

Una soluzione particolarmente caldeggiata dagli azzurri sull'onda del successo delle primarie svolte a Bari e Foggia dove hanno avuto la meglio proprio i candidati forzisti, anche se nel secondo caso si trattava del sindaco uscente.

Ad ogni modo, c'è da aspettarsi un nuovo braccio di ferro viste le premesse, che parlano di una Lega per nulla disposta a fare sconti, come potrebbe essere la cessione di Montesilvano agli alleati a vantaggio del candidato di Pescara. E considerando che i salviniani hanno già fatto un passo indietro per la poltrona più alta della Regione e che Fratelli d'Italia negli ultimi due anni ha preso tutto quello che c'era da prendere, appare evidente come il duello sarà tra Lega e azzurri. (m.sig.)

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