CENTRO POLIVALENTE ROIO CHIUSO: LA CURIA, ”APRIRA”’, MA NON SPIEGA MOTIVI E NOMI

8 Ottobre 2016 08:12

L'Aquila - Video

L’AQUILA – “La situazione per il Centro polivalente di Roio è in fase avanzata, si sta lavorando sulla pratica di agibilità, sappiamo che i tempi della burocrazia sono lunghi”.

A parlare è don Claudio Tracanna, parroco di Pizzoli (L’Aquila) direttore del settimanale diocesano Vola, e uno dei responsabile della comunicazione dell'Arcidiocesi aquilana, in merito del centro polivalente costruito nella frazione aquilana di Roio piano, per dare una risposta immediata nel post-terremoto del 6 aprile 2009 dopo che una comunità si era ritrovata senza più un paese e luoghi di incontro.

Realizzato dalla Caritas con 1 milione di euro di donazioni, poi ceduto alla Curia, è stato inaugurato nell’ottobre 2012. Ma a distanza di quattro anni è ancora chiuso. Con grande rabbia della comunità locale, di una frazione dove il centro storico è ancora in macerie, come già documentato da AbruzzoWeb.





Tracanna, però, non entra nel merito dei motivi concreti che hanno impedito per ben quattro anni di procedere alla certificazione di agibilità dello stabile. Considerando che queste pratiche, se tutte le carte sono a posto, si risolvono in qualche mese.

Si limita a ribadire che “nel post-sisma si è creata, anche che per la Curia, una mole di lavoro impressionante, si pensi a tutte le chiese e altre proprietà inagibili. A cui si aggiungono i tempi della burocrazia. Ripeto, non posso quantificare le tempistiche, ma la vicenda si sta finalmente risolvendo”.

Resta il mistero di quali siano esattamente questi impedimenti che hanno ritardato di così tanto tempo l'apertura del Centro, che come documentato da questo giornale si sta nel frattempo usurando, a causa di vistose infiltrazioni dal tetto.

Del resto la Curia non rende noti neanche i nomi dei tecnici esterni incaricati della pratica, a cui eventualmente chiedere lumi.





Richieste di chiarimenti erano state avanzate anche da Dario Verzulli, presidente dell'Associazione Autismo Abruzzo onlus, padre di una ragazza autistica. Oramai da anni chiede di poter utilizzare la struttura, dotata di sei mini appartamenti perfettamente arredati, di ampi e luminosi locali senza barriere architettoniche, per l'innovativo progetto “Weekend respiro”, che prevede soggiorni ludici e terapeutici nei fine settimana, per persone autistiche e le loro famiglie.

Tracanna, però, tiene a sottolineare che, a differenza di altri centri polivalenti, come quello della frazione di Bazzano, costruito su terreni espropriati nel post sisma e poi ceduti al Comune, il centro polivalente di Roio, costruito su terreni della Curia, rimarrà nella sua disponibilità.

“Una volta che sarà aperto sarà la Diocesi a deciderne la destinazione, per finalità sociali ed ecclesiali”, ipotizza.

Non sarà, insomma, ceduto al Comune, e non ci sarà un bando di evidenza pubblica a cui tutte le associazioni potranno partecipare. Sarà la Curia a decidere, come avviene con un bene privato, seppure realizzato con le generose donazioni degli italiani. Filippo Tronca

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