AUTISMO ABRUZZO ONLUS, ''PER NOI SAREBBE ORO, QUALI OSTACOLI CI SONO?''

CENTRO POLIVALENTE POST SISMICO DI ROIO DOPO QUATTRO ANNI ANCORA INUTILIZZATO

di Filippo Tronca

2 Ottobre 2016 09:10

L'Aquila - Video

L'AQUILA – Roio Piano, frazione del Comune dell'Aquila. A 7 anni e mezzo dal terremoto del 6 aprile 2009, il centro storico medievale è ancora un rudere, invaso dalle erbacce, abitato dal silenzio e dall'attesa e, forse, dalla rassegnazione. 

Ma quello che fa più rabbia è che simile destino sia toccato anche al centro polivalente costruito proprio per dare una risposta immediata dopo la scossa delle 3.32 a una comunità che si era ritrovata senza più un paese e luoghi di incontro. 

Inaugurato nell'ottobre 2012, il centro polivalente è stato realizzato dalla Caritas con 1 milione di euro di donazioni. 





A complicare le cose la solita burocrazia: problemi si sono verificati, per esempio, con l'accatastamento e la definitiva dichiarazione di agibilità dell'immobile, costruito su terreni privati, che avrebbe finora impedito il passaggio di consegne da Caritas a Comune, e dunque il bando di affidamento.

Ma sui motivi dettagliati dell'impasse, e sullo stato dell'arte della pratica, è mistero, come conferma ad AbruzzoWeb Dario Verzulli, presidente dell'Associazione Autismo Abruzzo onlus, padre di una ragazza autistica, che oramai da anni chiede di poter utilizzare la struttura, dotata di sei mini appartamenti perfettamente arredati, di ampi e luminosi locali senza barriere architettoniche.

Una struttura ideale per l'innovativo progetto ‘Weekend respiro”, che prevede soggiorni ludici e terapeutici nei fine settimana, per persone autistiche e le loro famiglie, nel verde della piana di Roio, ai piedi del monte Ocre.

“Ho più volte incontrato l'arcivescovo dell'Aquila, monsignor Giuseppe Petrocchi – spiega infatti Verzulli – e ci ha ribadito l'intenzione di cedere il complesso al Comune, al fine di utilizzarlo, a seguito di un bando, per attività  meritorie come la nostra o anche di altre. Ma non riusciamo a capire che cosa impedisca questo passaggio”.





E in effetti ben diverso è stato il destino per altri centri polivalenti realizzati nel post-terremoto con le donazioni raccolte dalla Caritas. Come quello nel villaggio Map della frazione di Bazzano, che il Comune dell'Aquila, perfezionato il passaggio di consegne, con la delibera di Giunta 567 del dicembre 2014, ha affidato all’associazione “Anziani attivi Bazzano”  o quello di Cese di Preturo, affidato all’associazione culturale “Amiternino”.

“Per noi genitori di persone autistiche quella struttura è oro e fa tanta rabbia vederla inutilizzata – aggiunge Verzulli – Il progetto 'Weekend respiro' poteva essere conciliato anche con altre attività ed esigenze della comunità locale, e la struttura sarebbe preziosa anche per ospitare le famiglie di persone disabili che vengono sistematicamente all'Aquila per le visite mediche e terapie e devono rimanere anche più giorni. Non dimentichiamo, poi, che avrebbe potuto ospitare anche persone sfollate a causa del terremoto del 24 agosto ad Amatrice”.

Nell'interminabile attesa, la struttura di Roio Piano resta, invece, inutilizzata e dopo quattro anni si sta anche rovinando.

Sulle pareti, come documentano le immagini di AbruzzoWeb, sono visibili per esempio i segni di infiltrazioni d'acqua dai tetti. Mentre l'ortica, la vitalba e la cicoria crescono rigogliose intorno al centro polivalente, come nella vicina Roio, di cui il centro doveva rappresentare un luogo propulsore di riscatto e ritrovata socialità.

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