CASA DELLO STUDENTE: SLITTA DI UN MESE IL PROCESSO CIVILE E UN IMPUTATO POTREBBE NON DIFENDERSI

di Alberto Orsini

16 Gennaio 2017 20:48

L'Aquila - Cronaca

L’AQUILA – Slitta al prossimo 15 febbraio, per controllare la regolare costituzione delle parti, in particolare quelle telematiche, l'udienza davanti al giudice onorario del tribunale dell’Aquila Antonella Camilli della causa civile sul crollo della Casa dello studente la notte del 6 aprile 2009, che causò il decesso di 8 giovani, promossa da alcune parti civili contro la Regione Abruzzo e l’Azienda per il diritto agli studi universitari (Adsu) dell’Aquila, cui chiedono la somma di 6 milioni di euro.

Per quanto concerne l’aspetto penale di questo procedimento, a maggio 2016 la Cassazione ha confermato le quattro condanne a 4 anni di carcere ciascuno per i tecnici autori del restauro del 2000 Pietro Centofanti, Tancredi Rossicone e Berardino Pace e a 2 anni e 6 mesi per il tecnico Adsu Pietro Sebastiani. Per tutti le accuse di omicidio colposo, disastro e lesioni.





Secondo quanto appreso, il rinvio di oggi è stato dovuto al mancato perfezionamento di due costituzioni giunte per via telematica, una delle quali solo ieri mattina.

Il giudice ha preso atto e rinviato di un mese per dare alla Cancelleria la possibilità di accedere alle due costituzioni che, in particolare, riguarderebbero tre dei quattro tecnici condannati.





Sempre da quanto appreso, infatti, uno di loro, Berardino Pace, a oggi non si è costituito e allo stato non si difenderà in questo processo.

Nell’udienza febbraio avrà un’altra chance per costituirsi, ma sarà l’ultima.

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