CARPENTERIA METALLICA: UN’ESPLOSIONE DI ENERGIA

di Elisa Marulli

13 Marzo 2011 11:09

Teramo -

TERAMO – Un’esplosione di energia che fa vibrare le corde dell’anima al duro e travolgente ritmo del metal.

È la carica dei Carpenteria Metallica, band di Teramo che da sei anni ripropone i brani della famosissima band americana tra le fondatrici del genere “trash metal”.

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Nonostante il panorama delle cover band sia molto ricco, sono poche quelle che possiedono una propria personalità e che riescono a dare sul palco qualcosa in più, che non sia una semplice copia dell’originale.

Rispetto ai “fab four” originali, loro sono cinque: Giuseppe Bracchi (batteria) e Alessio Cinerari (chitarra) Luca Finavera (basso), Renzo Lanti (voce) e Massimo Di Gaetano (chitarra), che si fa portavoce del gruppo per raccontare passato presente e futuro del loro progetto di tributo ai Metallica.

Come è nata l’idea di formare il gruppo?

L’idea di formare una cover band dei Metallica è venuta al batterista Giuseppe nel 2004, che insieme ad Alessio hanno iniziato a suonare insieme. Subito dopo a loro si è aggiunto Luca per il basso. Essendo io un fan sfegatato dei Metallica, Giuseppe mi ha chiamato per aderire al progetto ma purtroppo non avevo molto tempo a disposizione, così gli ho mandato inizialmente un mio amico.

Poi fortunatamente ho trovato il tempo e mi sono unito al gruppo. La voce di Renzo, similissima a quella del cantante James Hetfield, ha completato la line-up, che da allora è sempre la stessa. Già la prima prova andò alla grande, da lì decidemmo di fare una cosa seria. A dicembre abbiamo festeggiato i 6 anni di attività.

Come è stato scelto il nome del gruppo?





Non volevamo fare la solita cosa banale che fanno tante cover band, cioè di scegliere come nome quello di una canzone del gruppo di riferimento. Dato che il cantante, Renzo, lavora in una fabbrica abbiamo pensato a “carpenteria”, aggiungendo “metallica”. L’abbiamo fatto con il pensiero di cambiarlo subito dopo,  invece dopo le prime esibizioni abbiamo visto che piaceva, funzionava.

Il primo concerto com’è stato?

Ci siamo esibiti per la prima volta nel dicembre 2004 a Montorio al Vomano, all’interno di una sala espositiva insieme ad altri gruppi. Andò molto bene, eravamo già ‘rodati’ visto che io e il bassista avevamo già suonato insieme. Ricordo che il primo pezzo che suonammo fu ‘Blackened’, quindi fu una partenza molto carica.

Quando è nata la passione per i Metallica?

Io ce l’ho da quando ascolto musica e posso dire che anche per gli altri è così. Il cantante, che ha 36 anni, ha avuto la fortuna di comprare i dischi nel momento in cui sono usciti. Io che sono un po’ più piccolo ho dovuto in un certo senso recuperare dopo. Ho voluto quindi comprare ogni disco, rispettando l’ordine cronologico di uscita. Ricordo che, non essendoci internet, ci si faceva consigliare dal ‘metallaro storico’, l’esperto.

Qual è la canzone che vi carica di più quando la suonate?

Sicuramente ci piacciono tutte le canzoni dei Metallica. Tra quelle che preferiamo c’è ‘Sad but true’, per l’incedere pesantissimo, e ‘Master of puppets’. Anche con i  brani dell’album ‘Kill ‘em all’ci palleggiamo bene!

Il repertorio che proponiamo live cambia comunque in base alle situazioni. Nel 2006, per esempio, in occasione dei 20 anni dall’uscita dell’album ‘Master of puppets’, da grandissimi paraculi quali siamo suonammo dal vivo tutti i brani contenuti nel disco. Eravamo all’Aquila, in un locale del centro storico.

Oltre a quelle dei Metallica, vi dilettate anche a fare cover di altri gruppi?

Siamo dei grandi improvvisatori, quindi spesso capita che durante i concerti qualcuno ci richieda canzoni di altre band, come i Pantera, che suoniamo molto volentieri. Un periodo qualche brano loro lo avevamo proprio messo in scaletta.





A volte facciamo anche canzoni dei Megadeth, che da una cover band dei Metallica non ti aspetti. (Sono noti infatti gli attriti che storicamente ci sono tra le due band, ndr)

A forza di suonare canzoni scritte da altri, non nasce la voglia di fare dei pezzi propri?

Ci abbiamo pensato un sacco di volte a comporre qualcosa di nostro, solo che ci vuole tempo e non sempre se ne ha a sufficienza. Però prima o poi… In futuro sperimenteremo sicuramente qualcosa di diverso. Mantenendo sempre una base di cover, potremmo aggiungere qualcosa di nostro.

Quali sono i progetti per il futuro?

Innanzitutto suonare ancora e portare la nostra musica in giro. E poi vorremmo allargare il repertorio, che ora è di circa 34 brani.

Io personalmente ho anche un’idea, che però non ho ancora condiviso con il gruppo. Visto che di mestiere faccio il musicista, mi piacerebbe riarrangiare qualche brano dei Metallica in maniera melodica, un po’ come hanno fatto loro insieme all’orchestra San Francisco Symphony diretta da Michael Kamen per il concerto ‘S&M’.

Domanda obbligata a una cover band: se poteste incontrare i Metallica, cosa fareste?

Sicuramente il nostro sogno sarebbe fare un concerto con loro. Non solo una sola canzone, a quel punto ne approfittiamo!

Cosa credi penserebbero del vostro modo di suonare i loro pezzi?

Naturalmente spero che sia di loro gradimento. Si vede che ci mettiamo molta passione, questo credo sarebbe apprezzato.

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