AUTOSTRADE A24-A25: AMMINISTRATORI DI LAZIO E ABRUZZO CHIEDONO INCONTRO A MINISTRO DE MICHELI, SENZA APPROVAZIONE PIANO ECONOMICO FINANZIARIO CONGELAMENTO TARIFFE E MESSA IN SICUREZZA A RISCHIO

CARO PEDAGGI: ‘DA MIT SILENZIO ASSORDANTE’, SINDACI TORNANO A MANIFESTARE A ROMA

26 Febbraio 2020 18:27

Regione - Cronaca




L'AQUILA –  Torneranno a protestare il prossimo 23 marzo a Roma difronte alla sede del ministero per le Infrastrutture e Trasporti i sindaci e gli amministratori di  Lazio e Abruzzo impegnati da mesi nella lotta contro il “caro pedaggi e per la sicurezza delle autostrade A24/A25”: in particolare, il malcontento è ancora più forte per la mancata convocazione da parte del ministro Paola De Micheli, del Pd.





Lo fanno sapere con una nota sindaci e amministratori che sono sul piede di guerra per evitare l'aumento delle tariffe, circa il 20 per cento, scongiurato con il congelamento fino al prossimo mese di giugno. Nella nota si cita il Piano economico finanziario legato alla concessionaria Strada dei Parchi, in attesa di rinnovo dal 2014, sul cui varo secondo gli amministratori ci sarebbe la responsabilità del Mit che non avrebbe dato risposta ai chiarimenti della Commissione europea che ha chiuso la pratica senza esaminarla. I sindaci avevano già polemizzato a lungo con l’ex ministro Danilo Toninelli, del M5S.
 
“Ribadendo  – si legge ancora nella nota -, che la nostra non è  una battaglia di colori politici, ma di civiltà, sgombrando il  campo da qualsiasi polemica, rammaricati di questa situazione,  rendono noto che, in caso di ennesimo mancato riscontro,  preoccupati per gli effetti negativi, soprattutto in materia di  sicurezza, che potrebbe avere la 'chiusura' della pratica del PEF  presso l'Unione  Europea a causa del mancato riscontro da parte  del Mit ai chiarimenti richiesti, torneranno a manifestare. La  soluzione definitiva passa necessariamente per l'adozione di quel  Piano Economico Finanziario inviato in Europa”.
 
Il piano prevede la messa in sicurezza strutturale antisismica di pinti e viadotti insieme alla stabilizzazione delle tariffe con un investimento di circa 3,1 miliardi di euro, tra cui 2 a spese dello Stato e la restante parte a carico del concessionario. Il mega progetto è contenuto nella legge di stabilità del 2012 quando le due arterie sono state inserite tre la opere strategiche ai fini di protezione civile in occasione di calamità naturale, status riconosciuto dopo il terremoto dell'Aquila del 2009.
 
“Siamo sorpresi e sconcertati  dall'assordante silenzio che il Ministro continua ad avere nei  nostri confonti per la convocazione di un incontro istituzionale  che affronti e risolva definitivamente il problema del caro  pedaggi e della sicurezza della A24/A25. I sindaci  e  gli  Amministratori  di  Lazio  e  Abruzzo sollecitano con l'ennesima lettera inviata al Ministro il 26 febbraio la convocazione di un  incontro istituzionale nel pieno rispetto degli impegni assunti  nella riunione del 21 ottobre, incontro che  doveva  svolgersi  entro  il  30  novembre  2019”. Siamo sempre  
più  uniti  e  determinati  a  tutelare  i  cittadini  e  i loro  territori – conclude la nota. 
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