L'AQUILA – Torneranno a protestare il prossimo 23 marzo a Roma difronte alla sede del ministero per le Infrastrutture e Trasporti i sindaci e gli amministratori di Lazio e Abruzzo impegnati da mesi nella lotta contro il “caro pedaggi e per la sicurezza delle autostrade A24/A25”: in particolare, il malcontento è ancora più forte per la mancata convocazione da parte del ministro Paola De Micheli, del Pd.
Lo fanno sapere con una nota sindaci e amministratori che sono sul piede di guerra per evitare l'aumento delle tariffe, circa il 20 per cento, scongiurato con il congelamento fino al prossimo mese di giugno. Nella nota si cita il Piano economico finanziario legato alla concessionaria Strada dei Parchi, in attesa di rinnovo dal 2014, sul cui varo secondo gli amministratori ci sarebbe la responsabilità del Mit che non avrebbe dato risposta ai chiarimenti della Commissione europea che ha chiuso la pratica senza esaminarla. I sindaci avevano già polemizzato a lungo con l’ex ministro Danilo Toninelli, del M5S.
“Ribadendo – si legge ancora nella nota -, che la nostra non è una battaglia di colori politici, ma di civiltà, sgombrando il campo da qualsiasi polemica, rammaricati di questa situazione, rendono noto che, in caso di ennesimo mancato riscontro, preoccupati per gli effetti negativi, soprattutto in materia di sicurezza, che potrebbe avere la 'chiusura' della pratica del PEF presso l'Unione Europea a causa del mancato riscontro da parte del Mit ai chiarimenti richiesti, torneranno a manifestare. La soluzione definitiva passa necessariamente per l'adozione di quel Piano Economico Finanziario inviato in Europa”.
Il piano prevede la messa in sicurezza strutturale antisismica di pinti e viadotti insieme alla stabilizzazione delle tariffe con un investimento di circa 3,1 miliardi di euro, tra cui 2 a spese dello Stato e la restante parte a carico del concessionario. Il mega progetto è contenuto nella legge di stabilità del 2012 quando le due arterie sono state inserite tre la opere strategiche ai fini di protezione civile in occasione di calamità naturale, status riconosciuto dopo il terremoto dell'Aquila del 2009.
“Siamo sorpresi e sconcertati dall'assordante silenzio che il Ministro continua ad avere nei nostri confonti per la convocazione di un incontro istituzionale che affronti e risolva definitivamente il problema del caro pedaggi e della sicurezza della A24/A25. I sindaci e gli Amministratori di Lazio e Abruzzo sollecitano con l'ennesima lettera inviata al Ministro il 26 febbraio la convocazione di un incontro istituzionale nel pieno rispetto degli impegni assunti nella riunione del 21 ottobre, incontro che doveva svolgersi entro il 30 novembre 2019”. Siamo sempre
più uniti e determinati a tutelare i cittadini e i loro territori – conclude la nota.
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