CARO PEDAGGI A24-A25: SIT-IN DEI SINDACI AL MINISTERO, ”RIVEDERE CONCESSIONE”

26 Giugno 2018 15:19

Regione - Politica

TERAMO – Saranno tanti i sindaci abruzzesi, assieme ai colleghi laziali, che domani dalle ore 10.30, manifesteranno fuori il ministero delle Infrastrutture, a Roma, per ribadire il loro no agli aumenti dei pedaggi sulle autostrade A 24 e A25, gestita dalla società privata Strada dei Parchi, che fa parte del gruppo industriale dell’abruzzese Carlo Toto.

I sindaci contano di essere ricevuti dal nuovo ministro pentastellato Danilo Toninelli.

A coordinare la manifestazione è il comune di Carsoli (L’Aquila).





Obiettivo dei sindaci è ottenere intanto una riduzione tariffaria almeno per i pendolari, attraverso abbonamenti calmierati. Una misura annunciata a gennaio, all’indomani degli aumenti del 12 per cento, tra i più alti tra le autostrade italiane, ma mai diventato realtà.

Molti primi cittadini abruzzesi e laziali hanno fatto in queste settimane richieste di accesso agli atti, per conoscere il testo della convenzione con la quale l’Anas concesse, nel 2001, al Gruppo industriale Toto la gestione delle A24-A25.

Tra le più convinte adesioni, confermata oggi, quella della  Provincia di Teramo,  

A rappresentare l’ente il sindaco di Castelli, Rinaldo Seca.





“Il Consiglio provinciale, su impulso del Presidenza – ricorda il consigliere provinciale con delega alle aree interne –  ha votato all’unanimità un ordine del giorno che avanza due proposte: la revisione dell’atto di concessione alla società Strada dei Parchi e gli accordi relativi con un’attenzione particolare ai pendolari per lavoro e per studio; la declassificazione da autostrada di montagna a tratto urbano per una parte del percorso, quella che riguarda l’ingresso verso la Capitale”.

A metà giugno anche Strada dei Parchi ha preso posizione sulla vicenda,  ricordando che la società “non decide, né potrebbe farlo, gli aumenti tariffari: essi sono frutto di scelte del Governo come previsto dal contratto di concessione pubblicato sul sito del Ministero delle Infrastrutture, in un documento consultabile da ogni cittadino. È quindi la legge che stabilisce i criteri per la determinazione delle tariffe”.

“In fondo, pedaggi più bassi – ha aggiunto nella nota – sarebbero nell’interesse di Strada dei Parchi in quanto potrebbero favorire un aumento del traffico autostradale. Va ricordato, inoltre, che quasi il 57 per cento dell’importo del pedaggio finisce alla parte pubblica e che Strada dei Parchi su ogni euro incassa effettivamente solo 43 centesimi, con cui deve garantire il servizio, i dipendenti, la manutenzione, la sicurezza, la remunerazione degli investimenti e tutto quanto è necessario all’autostrada – si legge ancora nella nota -. Strada dei parchi ricorda come l’autostrada percorre un territorio montuoso, complesso (153 viadotti e 54 gallerie) e soggetto a scosse sismiche”.

Molti dei neo-eletti in Parlamento, in tutti i partiti, hanno però promesso in campagna elettorale di trovare una soluzione alla vicenda, ovvero di abbassare pedaggi che denunciano sindaci e associazini di categoria comportano un insostibile aggravio di spesa per famiglie e imprese, con danni anche al settore del turismo.

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    Ti potrebbe interessare:

    ARTICOLI PIÙ VISTI: