TANTE BUONE IDEE RIMASTE LETTERA MORTA, COSI' L'ANNO GIUBILARE RISCHIA DI ESSERE L'ENNESIMA OCCASIONE PERSA PER IL RILANCIO TURISTICO D'ABRUZZO

CARD TRASPORTI, APP E ACCORDI DI RETE, PER IL GIUBILEO UN LIBRO DEI SOGNI

di Filippo Tronca

9 Marzo 2016 08:30

Regione -

PESCARA – Una card per facilitare i collegamenti in treno, autobus e aereo, un'app innovativa pensata per invogliare i pellegrini a visitare il luoghi santi d’Abruzzo promossi e inseriti in una rete dei più importanti luoghi santi. Tutto però ancora una pia intenzione, con il risultato che il Giubileo di Papa Francesco, che ha avuto inizio il 5 ottobre 2015, ma non ancora nel suo momento clou, rischia di diventare un'occasione persa per l’Abruzzo, che pure vede a ragione nel turismo religioso una delle carte vincenti su cui puntare.

A confermarlo è Cristiano Tomei responsabile della Cna turismo, che mostra ad Abruzzoweb l’ambizioso progetto di incoming di turismo religioso varato ad ottobre 2015, oggetto di incontri con la Regione Abruzzo, che ha anche costituto un apposito comitato per il Giubileo della Misericordia che ha ai suoi vertici il consigliere regionale Pd Camillo D’Alessandro, il sindaco di Lanciano Mario Pupillo, ed Enzo Giammarino presidente dell’associazione temporanea di scopo 'Culto e cultura in Abruzzo'.

“Non so cosa stia facendo questo comitato – rivela Tomei – una cosa è certa, non ha mai interagito con la nostra associazione, che pure è rappresentativa di centinaia di realtà imprenditoriali che operano nel turismo anche nei luoghi di culto”.





Eppure la Cna ad ottobre aveva messo a punto un pacchetto di iniziative finalizzate a portare il maggior numero di turisti possibili nei luoghi di culto abruzzesi, e nelle città e nei paesi che ospitano 22 chiese giubilari e altrettante porte sante, miscelando nuove tecnologie e accordi di rete e filiera.

Nella consapevolezza che alla fine dei conti il Grande Giubileo del 2000, ha portato 4,5 milioni di turisti in Abruzzo, e che il Giubileo del 2016, seppure minato dall'allarme terrorismo, e diffuso nelle diocesi del mondo, su volere di Papa Francesco, rappresenta per l’Italia un potenziale di 90 milioni di visitatori.

“Con un intervento economico tutto sommato modesto – spiega pertanto Tomei – avevamo proposto di realizzare e promuovere un'app da scaricare sullo smartphone, sui percorsi giubilari che l'Abruzzo intende proporre, assieme ad una card contenente le diverse offerte legate alla mobilità ferroviaria, stradale e aerea, le strutture ricettive e di ristorazione pronte ad accogliere i turisti pellegrini a prezzi convenzionati”.

La strategia prevedeva poi di mettere in rete le mete principali del Giubileo, con accordi istituzionali e promozione mirata in particolare negli aeroporti e nelle principali stazioni ferroviarie della Capitale.





“L'Abruzzo, a ben vedere – spiega ancora Tomei – è in una posizione privilegiata, inserito in quello che abbiamo definito Quadrilatero religioso, costituito da Roma e il Vaticano, Assisi in Umbria con i luoghi di San Francesco, San Giovanni Rotondo in Puglia, con il santuario di Padre Pio. Non solo, la Porta Santa di Collemaggio a L’Aquila, e i luoghi di Celestino V che indisse il primo Giubileo della storia, che distano un'ora di autobus da Roma. Infine tre importantissimi luoghi santi abruzzesi come il santuario di San Gabriele dell'Addolorata a Isola del Gran Sasso, il santuario del Miracolo Eucaristico di Lanciano, la Basilica del Volto santo di Manoppello, sono collocati lungo un asse infrastrutturale che parte dalla basilica di Sant’Antonio a Padova, tocca il Santuario della Santa casa di Loreto nelle Marche, e termina, ancora una volta, a San Giovanni Rotondo. Anche in questo caso la nostra proposta era di concentrare la promozione, e il lavoro di incoming lungo questo asse”.

Per concretizzare questo progetto, la Cna aveva proposto la convocazione di una conferenza dei servizi con tutti gli attori con una parte in causa a cominciare dalle società di trasporto operanti con il Lazio, l’Umbria, le Marche e la Puglia. Ma non se ne fatto finora nulla.

“Si è perso tempo prezioso – conclude Tomei – ma si può ancora recuperare, perché il momento caldo sarà questa estate. Se la Regione c'è batta un colpo”.

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