IL TITOLO NON E' SOLO UNA 'MEDAGLIETTA'. LE SEDI, LE ECCEZIONI E I CASI 'MISTI'

CAPOLUOGO DI REGIONE, LA POSTA IN GIOCO: DECINE DI SEDI E MIGLIAIA DI POSTI DI LAVORO

di Alberto Orsini

21 Novembre 2017 06:49

Regione - Politica

L’AQUILA – Altro che “medaglietta”, come dice in modo un po' inurbano il consigliere regionale di Forza Italia Lorenzo Sospiri!

Il titolo di capoluogo di Regione, che lui e altri vorrebbero, almeno in linea teorica, rimettere in discussione dopo quarant’anni, ipotizzandone uno spostamento, peraltro irrealistico, dall’Aquila a Pescara, non è solo una questione di blasone, ma ha prerogative molto più concrete.

La posta in palio, come emerge da un rapido screening di AbruzzoWeb, è quella di almeno una trentina di uffici pubblici, emanazioni territoriali di organi, enti e agenzie dello Stato, che hanno all’Aquila il loro quartier generale proprio in virtù del titolo di capoluogo fissato dallo Statuto regionale, a prescindere dal numero di abitanti, dal prodotto interno lordo e dalle infrastrutture.

Sedi regionali la cui presenza muove decisamente l’economia perché comporta due conseguenze scontate, ma di grande peso: prima, l’occupazione di edifici di proprietà pubblica, di cui L’Aquila è dotata perfino in surplus, e che invece in riva all’Adriatico scarseggiano, tanto da costringere la Regione ad acquistare una nuova sede, vicenda su cui è finito anche l’occhio della magistratura.

Secondo effetto della “medaglietta” è, soprattutto, l’impiego di migliaia di dipendenti pubblici, di cui da sempre la città federiciana pullula.

Alla pletora di articolazioni regionali con sede all’ombra del Gran Sasso si frappone, comunque, qualche eccezione di enti e associazioni che hanno il principale distaccamento a Pescara, spesso in controtendenza rispetto al resto d’Italia.

Non mancano, infine, situazioni di promiscuità con una sede principale da una parte e una di appoggio dall’altra o viceversa.

“Regina” della soluzione mista è di certo la Regione Abruzzo, che ha le sedi della presidenza di Giunta e Consiglio nel capoluogo, assieme a uno sparuto gruppo di uffici dei vari settori, mentre il cuore pulsante dell’esecutivo si trova a Pescara come pure uno spazio di riunione dell’assemblea legislativa.

La proporzione di 3 assessorati regionali a 7 a favore della costa, frutto degli scontri degli anni Settanta e causa di tante decisioni viste con occhi sfavorevole dall’interno, è un compromesso più o meno discutibile ma che ha consentito di accontentare più o meno tutti. Almeno fin qui.

LE SEDI AQUILANE

GIUSTIZIA

Un caso di scuola su come vanno le cose è l’amministrazione della giustizia. Il distretto della Corte d'appello dell'Aquila costituisce, infatti, l'unica Corte nel territorio abruzzese. È formato dai circondari dei Tribunali ordinari di Avezzano, Chieti, Lanciano, L'Aquila, Pescara, Sulmona, Teramo e Vasto.

Da esso dipendono la procura generale della Repubblica e la procura della Repubblica.

Quest’ultima, in quanto procura distrettuale, nonché direzione distrettuale antimafia (Dda), ha competenza su tutto il distretto dell’Abruzzo, coincidente con la Regione, anche a svolgere indagini per i reati di associazione di tipo mafioso, di sequestro di persona a scopo di estorsione, di associazione per traffico di sostanze stupefacenti e per delitti in materia di terrorismo, di tratta di persone, di riduzione in schiavitù e gravi reati in materia informatica.

Stesso discorso per la Corte dei Conti, che ha ben quattro sedi regionali nel complesso monastico di San Domenico, tra l’altro primo ente pubblico a riaprire in centro dopo la ricostruzione post-terremoto 2009.





Le articolazioni sono Sezione regionale di controllo, Sezione giurisdizionale, Procura regionale, Servizio amministrativo unico regionale. Chi viene convocato dai giudici contabili in tutto Abruzzo deve recarsi qui, come pure chi cerca la sede distrettuale dell’Avvocatura dello Stato.

MINISTERI

Presso L’Aquila capoluogo fanno sede ben due uffici del Provveditorato interregionale alle Opere pubbliche per il Lazio, l'Abruzzo e la Sardegna: l’Ufficio 5 “Amministrativo”, che svolge anche i compiti relativi alla gestione stralcio ex Agensud, e l’Ufficio 6 “Tecnico e opere marittime per la regione Abruzzo”.

Nella sede post-terremoto della “ruota” hi-tech nella periferia Ovest si trovava, la sede dell’Area Compartimentale Abruzzo dell’Anas, che si occupa di infrastrutture e viabilità, ma questo ente, che ha anche una sezione staccata abbastanza importante a Pescara, è stato accorpato in una macro area Abruzzo-Molise-Puglia con sede a Bari, depotenziando fortemente gli uffici aquilani tra le polemiche.

Ancora nel capoluogo si trovano la direzione regionale del lavoro, articolazione territoriale periferica su base regionale del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, l’Ufficio scolastico regionale per l'Abruzzo, sede del ministero dell’Istruzione, che però, secondo quanto appreso, sta prendendo sempre più piede a Pescara con riunioni sempre più frequenti, il segretariato regionale del ministero dei Beni culturali.

Infine, la direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate, che si occupa di programmazione, indirizzo, coordinamento e controllo nei confronti degli uffici presenti su tutto il territorio.

Svolge attività operative nei settori della gestione dei tributi, dell'accertamento, del contenzioso e cura i rapporti con gli enti pubblici locali e comprende anche l’ex Agenzia del Territorio, vale a dire il Catasto. In compenso, questa è l’unica delle tre agenzie fiscali italiane (le altre sono Dogane e Demanio) con sede aquilana.

FORZE DELL’ORDINE

Il Comando Militare Esercito “Abruzzo” è il comando territoriale che conduce le attività legate al reclutamento, alle forze di completamento e alla promozione e pubblica informazione sul territorio.

Attualmente, il Comando si trova presso la Caserma “Pasquali”, sede del 33° reggimento artiglieria “Acqui”.

La Guardia di Finanza ha un fortissimo presidio aquilacentrico: oltre al Comando Regione Abruzzo, c’è la notissima Scuola ispettori e sovrintendenti che è addirittura eccellenza italiana, una delle 5 strutture di formazione delle Fiamme Gialle del Paese.

All’Aquila si trova ancora il Comando Regione Carabinieri Forestale Abruzzo e Molise, erede del dissolto Corpo forestale, rimasto dov’era anche dopo l’assorbimento da parte dell’Arma che, al contrario, come si vedrà ha il quartier generale altrove.

Pure collocazione aquilana ha la Direzione Regionale Abruzzo dei Vigili del fuoco, gli importantissimi “angeli” del terremoto. Quanto alla Polizia di Stato, le questure sono quattro come i capoluoghi di Provincia, mentre come articolazioni regionali, il compartimento Stradale si trova all'Aquila, quello Postale a Pescara.

ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA ED ENTI





Tra le altre sedi regionali presenti nel capoluogo, quelle di Confindustria, Associazione costruttori Ance e Ordine dei giornalisti, quest’ultimi tra le poche categorie ad avere un’entità regionale invece che una federazione di ordini provinciali come per esempio ingegneri o architetti.

Dubbi ci sono sulla futura Camera di Commercio regionale: forti timori che la sede unica abruzzese possa esserci a Teramo, e su questo c’è già stata denuncia del rischio-scippo. All’Aquila ci sono anche le direzioni regionali di Inail e Inps.

SEDI DOPPIE

Alcune sedi sono doppie e di livello identico: sia all’Aquila che a Pescara ci sono altrettanti filiali della Banca d’Italia (dopo la chiusura polemica dei plessi a Chieti e Teramo) e del Tribunale amministrativo regionale, la cui chiusura della sede pescarese è stata scongiurata, o ancora la Commissione tributaria regionale.

SEDI ALTROVE

L’eccezione più clamorosa tra chi, invece, nel capoluogo di Regione non ci sta, è quella del Comando della Legione Abruzzo dei Carabinieri, che si trova a Chieti per una ragione soprattutto storica: nella città teatina, quasi 160 anni fa, fu infatti fondata l’8ª Legione dell’Arma e da allora non s’è mai mossa.

La seconda agenzia fiscale, quella delle Dogane, non ha sede regionale ma interregionale a Roma; la terza, Agenzia del Demanio, si trova invece a Pescara.

La città dannunziana ospita le sedi regionali dei principali sindacati: Cgil, Cisl, Uil  e Ugl. Come comprensibile, vista la differenza di infrastrutture, strazioni e tratte, la direzione regionale di Ferrovie dello Stato è a Pescara.

Sul piano del giornalismo, infine, tra le poche eccezioni italiane di sedi regionali non ospitate dai capoluoghi di Regione, quelle della tv di Stato Rai e dell’agenzia Ansa.

LE REAZIONI

DE MATTEIS: ''MEDAGLIETTA CONTA, LE FURBATE NON PASSERANNO''

“L’articolo odierno rende finalmente l’idea di quanto sia importante il capoluogo. Posti di lavoro, sedi istituzionali, nazionali e regionali, e via dicendo. Quindi la medaglietta non è così malaccio e quindi bene abbiamo fatto a rintuzzare le alcoliche o goliardiche esternazioni così definite da D’Alfonso”.

Così il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale nel Consiglio comunale dell’Aquila, Giorgio De Matteis, commentando l’articolo di oggi di AbruzzoWeb sulla “posta in gioco”, consistente in sedi istituzionali e posti di lavoro, legata al titolo di capoluogo di Regione che un fronte bipartisan pescarese vorrebbe spostare alla Nuova Pescara.

Secondo Gdm, “quanto accaduto non è casuale e la bulimia politico-istituzionale di alcuni stride con la necessità di avere una idea di regione che superi vecchie anacronistiche divisioni e nuovi rigurgiti divisivi”.

De Matteis ricorda che in occasione di un Consiglio comunale sul progetto di legge L’Aquila capoluogo, tuttora bloccato nelle commissioni, propose un emendamento per inserire nel testo il ritorno in città dei 7 assessorati regionali fissati nella città dannunziana quarant’anni fa, “ma mi fu risposto che non si poteva incidere sulla vita delle persone, facendole trasferire qui da noi. Non vedo perché la cosa dovrebbe valere in senso inverso”.

“Non molto tempo fa in Regione venne siglato dagli allora sindaci Cialente e Mascia un patto di gemellaggio per superare il passato e pensare a un futuro che vedesse la regione unita e pronta a nuove sfide – insiste ancora – Come al solito, chi ha cervello lo usi e certo non risolviamo la scommessa del futuro con leggine e referendum vari”.

“Ognuno dei due territori ha storia tradizioni e vocazioni specifiche per una coesistenza e uno sviluppo sostenibile e che coinvolga tutta la regione. D’altra parte furbate varie non passeranno mai”, promette in conclusione.

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