CAOS GRAN SASSO: RIPARTONO LAVORI ALLE FONTARI, SI RIPARANO I DANNI CAUSATI DAL VENTO E DALLA NEVE

di Alessia Centi Pizzutilli

7 Gennaio 2018 12:30

L'Aquila - Cronaca

L’AQUILA – Sono ripartiti venerdì i lavori alla seggiovia delle Fontari a Campo Imperatore, sul versante aquilano del Gran Sasso d’Italia, tra silenzi e dichiarazioni contrastanti all’interno del Comune dell’Aquila e dopo numerosi giorni di stop e rallentamenti dovuti a condizioni climatiche particolarmente avverse, che hanno causato danni alle due stazioni di valle e di monte, con coperture letteralmente spazzate via dal vento.

Criticità alle quali ora si dovrà porre rimedio in fretta, per poter concludere i lavori entro gennaio, altrimenti si rischia un nuovo slittamento del taglio del nastro.

Per fare il punto della situazione, in base a quanto appreso da fonti tecniche interne al Centro turistico del Gran Sasso (Ctgs), ci sarà un incontro in Comune, mercoledì prossimo, tra gli addetti ai lavori e il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, intanto gli operai dell’Ati (associazione temporanea di imprese), composta dalla Leitner spa di Vipiteno (Bolzano) e dalla Toninelli Pietro Srl di Castione della Presolana (Bergamo), che si è aggiudicata l’appalto da 6 milioni 500 mila euro, sono alloggiati a Fonte Cerreto (L’Aquila), non più nello storico albergo di Campo Imperatore, dove, sempre da quanto appreso, sono finiti acqua e gasolio per i riscaldamenti.

“Da ieri abbiamo ripreso a lavorare bene, quasi in maniera normale – ha spiegato ad AbruzzoWeb Marco Cordeschi, direttore dei lavori – adesso bisogna chiudere tutte le pannellature nella stazione di valle, gli operai stanno montando i seggiolini, poi bisognerà montare la cabina elettrica, ma non prima della prossima settimana”.





Il direttore, in più occasioni, aveva sottolineato che per la conclusione dei lavori i tempi non avrebbero superato i 20 giorni, ma solo lavorando in condizioni normali. Dunque, sebbene non ci sia ancora nessuna data certa per la conclusione e la conseguente inaugurazione dell’impianto, contando almeno 2 settimane e aggiungendo la fase del collaudo dell’Ufficio speciale trasporti a impianti fissi (Ustif), per il quale serve una messa in funzione dell’impianto “a vuoto” per una settimana, si potrebbe azzardare un taglio del nastro tra la fine gennaio e la prima settimana di febbraio, nella migliore delle ipotesi.

Il brutto tempo e la bufera delle scorse settimane avevano creato qualche criticità e rallentamenti, ma “si sta già provvedendo ai danni, che per fortuna sono stati di lieve entità”, ha precisato Cordeschi. Ma la conta dei danni è solo parziale, perché sarà necessario collegare la cabina e dare elettricità all’impianto, per verificare che non ci siano stati problemi ai cablaggi elettrici.

C’è poi da risolvere la questione della mobilia, De Nardis, in un’intervista ad AbruzzoWeb, aveva assicurato che il Comune aveva comprato “l’arredamento da portare e montare all’ostello, dove, invece, la parte più grande del lavoro è stato concluso”.

Parole però smentite dal consigliere delegato alle attività produttive della montagna, Daniele D'Angelo, che invece ha spiegato: “È stato fatto il mese scorso un bando per l'acquisto della mobilia, scaduto il 29 dicembre – ha sottolineato il consigliere, smentendo di fatto la dichiarazione del 20 novembre 2017 dell'amministratore pro-tempore – entro un mese si dovrà provvedere alla conclusione dei lavori anche su questo fronte”.

Ma è mistero sulla ditta che si è aggiudicata l'appalto, probabilmente aquilana da quanto appreso, ma sul cui nome aleggia un silenzio generale.





L’ostello, però, sarà quanto mai strategico per il nuovo anno, alla luce dell’impossibilità di aprire lo storico albergo di Campo Imperatore, che, come anticipato da questo giornale, resterà chiuso per mancanza di condizioni minime di sicurezza per il certificato di prevenzione incendi, a seguito del furto di costosi rilevatori e schede elettroniche dell’impianto antincendio e degli ascensori.

“Si provvederà anche alla creazione di un bar all’interno della struttura ricettiva, per dare un servizio ai visitatori – ha annunciato D’Angelo – e siamo a buon punto”.

Non è stato possibile mettersi in contatto con Domenico De Nardis, dirigente del settore Partecipate e Avvocatura del Comune dell’Aquila e l’amministratore pro-tempore del Ctgs e intanto le casse della società hanno dovuto fare a meno degli introiti delle festività natalizie, contrassegnate da un sold out e un boom di visitatori in tutte le stazioni sciistiche dell’Aquilano.

In ogni caso l’aria di confusione, rassicurazioni, contraddizioni e smentite su questa vicenda, preoccupa e non poco tutti gli operatori turistici della montagna, che attendono da anni una soluzione concreata e un programma di rilancio del comprensorio montano.

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