CAMPOTOSTO: SINDACO INDAGATO, ”MI ATTACCANO MA SONO TUTTE MENZOGNE”

di Alessia Centi Pizzutilli

16 Settembre 2017 20:41

Regione - Cronaca

L’AQUILA – “È una vera e propria vergogna, un’intera indagine basata sulla menzogna, le persone che hanno sollevato questo polverone sono assolutamente in malafede, siamo a un livello delinquenziale, tutta la vicenda è un mero attacco personale: accuse infamanti a cui risponderà il mio legale”.

Questo il commento del sindaco di Campotosto (L’Aquila) Luigi Cannavicci, responsabile della Protezione civile locale, accusato, insieme al tecnico comunale Massimo Marzi, di omissione in concorso in atti d’ufficio, per aver, secondo l’accusa, omesso indebitamente di dare attuazione al Piano neve il 18 gennaio scorso, quando l’Abruzzo fu colpito da una terribile nevicata in contemporanea a forti scosse di terremoto, con il conseguente isolamento delle frazioni di Mascioni e Ortolano.

“Tra il 17 e il 18 gennaio scorso sono caduti a terra oltre 3 metri di neve e il Comune di Campotosto aveva a disposizione solo un mezzo vecchio di 40 anni, siamo dovuti ricorrere a mezzi della provincia e militari per andare a prendere le persone rimaste bloccate dentro casa – ricorda il sindaco – oltre a ruspe private e mezzi delle ditte che si sono messe a disposizione. Ci siamo trovati ad affrontare una situazione straordinaria dal punto di vista meteorologico, con i cittadini chiusi in casa terrorizzati dalle scosse di terremoto”.





Sull’isolamento della frazione di Ortolano, Cannavicci spiega che è stato lui stesso a volere l’elicottero per evacuare il paese, grazie all’aiuto e al sostegno del consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci.

“Per arrivare a Ortolano bisogna percorrere necessariamente una strada statale, la numero 80, che non potevamo liberare noi dalla neve, poiché di competenza dell’Anas, per questo – prosegue – abbiamo richiesto l’elicottero, la priorità è stata la sicurezza delle persone, ma a questo nessuno fa caso”.

Il paese non era raggiungibile neanche dal versante teramano a causa di una frana nel comune di Crognaleto (Teramo), che a tutt’oggi incombe sulle abitazioni.

“Ho provveduto personalmente a trovare una sistemazione per gli abitanti del paese, che ancora non possono rientrare nelle proprie case – sottolinea ancora Cannavicci –  perché l’area non è stata messa in sicurezza”.





Per quanto riguarda l’isolamento di Mascioni, il primo cittadino sottolinea che “i tecnici comunali sono riusciti ad arrivare nella zona il 19 pomeriggio e grazie a mezzi dell’esercito, hanno potuto prelevare le persone bloccate nelle proprie abitazioni per portarle nell’area Map”.

Su quest’ultimo caso, contestato al sindaco e al tecnico Marzi, Cannavicci parla di “memoria corta”.

“Tre anni fa la frazione rimase chiusa per tre giorni, senza energia elettrica e senza acqua – aggiunge – ma in quel caso nessuno ha reclamato, o aperto addirittura un’indagine, perché? La vecchia Giunta non si trovava  nemmeno a Campotosto, questo non fa che confermarmi che si tratta di un attacco senza alcun senso”.

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