CAMPIONATI ITALIANI DI PUGILATO: SUL RING CI SONO ANCHE SEI ABRUZZESI

di Sandra Console

12 Dicembre 2013 09:16

Chieti - Sport

CHIETI- Sono sei i pugili abruzzesi che si stanno facendo valere nei campionati italiani in svolgimento in questi giorni a Gagliate (Novara).

Tre sono già finalisti nelle loro categorie: Alfonso Di Russo di Pescara nella categoria 69 chili, Danilo Creati per i 75 chili e Giovanni Rossone per gli 81 chili entrambi di Montesilvano (Pescara).

Tre sono anche i primatisti regionali ‘sfornati’ dalla palestra teatina Diodato e che nelle rispettive categorie si trovano a dover disputare oggi i quarti di finale. Si tratta di Daniele Nucci per la categoria 56 chili, Fabio Cavallucci categoria 64 chili e infine Luca Spadaccini, campione regionale pesi massimi 2012/2013 e vincitore del trofeo Rocky Marciano.





Qualche sera fa si sono svolti gli ottavi di finale con i “nostri” a combattere i match di ciascuna categoria di appartenenza.

Luca Spadaccini, ventiquattrenne della provincia di Chieti, iniziato al mondo del pugilato solo nel 2011, a due anni di distanza vanta già qualche titolo importante.

“Martedì ho vinto – dice ad AbruzzoWeb – e sono passato ai quarti di finale che ci saranno oggi, giovedì 12, poi sabato 14 e domenica 15 la semifinale e la finalissima, sempre se ci arriverò”.

Un campionato, quello ospitato dalla regione Piemonte, che accoglierà i migliori campioni italiani dai 18 anni in su, per un totale di 137 atleti tra cui le fiamme oro e altri esponenti della nazionale.





“Sono stato estratto ‘testa di serie’, ovvero tra i migliori quattro di ciascuna categoria che andranno direttamente a scontrarsi con i più forti. Dovrò combattere con due avversari temibili: Fabio Turchi, campione italiano e medaglia d’oro ai giochi del Mediterraneo di quest’anno, e Mattia Faraoni, campione italiano universitario e guanto d’oro 2013”, continua.

Un compito arduo che farà sudare molto il giovane campione regionale ma come dicono i suoi allenatori, “la possibilità di arrivare in zona medaglia è abbastanza probabile, ma ogni incontro ha un suo destino, perché basta un istante per cambiare le cose – confessa Danilo Diodato, a bassa voce per non far sentire le sue lodi all’interessato – Comunque lui è molto professionale e si mpegna molto”.

In previsione dei match che verranno, Luca confessa, con tutta umiltà, “io non posso dire altro che ci metterò tutto me stesso per vincere, per il resto mi affido alla sorte”.

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