L'AQUILA – “Complimenti al presidente Tito Boeri: la gara per il Contact Center Inps come temevamo è un ''capolavoro', visto che e ficcoheranno ricorsi e l’eventuale vincitore la spunterà con i ribassi maggiori, e tenterà poi di risparmiare con riduzione di personale, di salari e compressione dei diritti!”
L'amara e sarcastica considerazione è di Venanzio Cretarola, presidente dell'Associazione Lavoriamo per L’Aquila e Coordinatore nazionale Cisal Settore Call Center, rivolta al presidente Inps Boeri, che pochi giorni fa in video collegamento ha inaugurato la sede regionale ristrutturata dopo il sisma 2009.
Oggetto del contendere è il bando di gara, arrivato con due anni di ritardo, per l'afidamento per due anni più uno della commessa per il Contact Center Inps, che riguarda 2.600 operatori a livello nazionale, di cui ben 560 a L’Aquila, prticamente una delle più importanti aziende del capolugo.
Gara dal valore di 151 milioni complessivi, ma che rischia di non garantire i precedenti livelli occupazionali e salariali, e relativi diritti, tenuto conto che saranno possibili anche forti ribassi d'asta.
Il 3 dicembre la Commissione di valutazione nominata dall’Inps ha comunicato la graduatoria provvisoria relativa alle offerte tecniche ed economiche: Comdata, 96,50 punti, Gpi-Nethex, attuale gestore in subappalto della commessa a L’Aquila, 94,13, Covisian-Transcom-Almaviva, 88,44 e infine Abramo, 66,26 punti.
“Come temevamo fin da due anni fa, la sciagurata decisione di attribuire 60 punti su 100 alle offerte economiche, in barba al Parlamento che aveva nel frattempo posto il limite di 30 punti, ha avuto un esito provvisorio abnorme che moltiplicherà gli inevitabili ricorsi ed i rischi a carico dei lavoratori. Sul Lotto 1 da 151 milioni, comprendente anche gli operatori, la Commissione di gara ha giudicato 'anomale' 3 offerte su 4, con ribassi enormi. I ribassi potevano essere proposti sulla base d’asta di 57 milioni. E meno male che 94 milioni 'stimati' per il corso del personale erano esclusi dal ribasso”.
Spiega però Cretarola: “il bando di gara non prevede affatto che il vincitore li destini ai dipendenti tutti i 94 milioni. L’eventuale vincitore con i ribassi maggiori tenterà inevitabilmente di mettere in pratica architetture organizzativo-contrattuali sulle spalle dei lavoratori, numero inferiore di addetti, costo del lavoro e inquadramento professionale ribassato, orario di lavoro, articolazione turni molto 'flessibili', eccetera, finalizzate a compensare i forti ribassi economici”.
Ora I'Inps spiega ancora Cretarola, “dovrà chiedere le giustificazioni di congruità dei ribassi anomali. La prima, Comdata, doveva rispondere entro il 18 dicembre 2018. Qualora l’esame delle controdeduzioni di Comdata fosse negativo Inps le chiederà alla seconda classificata Gpi-Nethex e se anche questa fosse negativa idem alla terza. Se anche questa venisse bocciata la commessa sarebbe aggiudicata ad Abramo, ultima classificata con il punteggio minore sulla qualità progettuale. Si prevede che soprattutto sull’andamento di questa procedura fioccheranno i ricorsi”.
“Noi quindi continueremo a vigilare attentamente sulla corretta applicazione della clausola sociale, da parte di INPS e di qualunque vincitore, per la garanzia della piena e totale continuità lavorativa e di trattamento normativo ed economico di tutti gli operatori aquilani, non aspettando semplicemente l’esito finale, ma chiedendo a INPS e Ministero del Lavoro di chiarire in anticipo le condizioni per rispettare le norme vigenti”.
Per completezza d'informazione, queste le offerte economiche: Comdata (81,24 % rispestto alla base d'asta ), Gpi – Nethex, (75,32%), Almaviva – Transcom – Covisian, (58,72 %), Abramo (43,06 %). Queste invece le offerte tecniche: Almaviva-Transcom – Covisian (39,35 punti), Comdata (36,50), GPI-Nethex, (30,27), Abramo (30,26).
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