CALL CENTER: ANNUNCIATI 91 LICENZIAMENTI AL 3G DI SULMONA, SI MUOVONO I PARLAMENTARI ABRUZZESI

19 Giugno 2017 10:01

L'Aquila -

SULMONA – Nel call center 3G di Sulmona (L'Aquila) la proprietà ha deciso 91 licenziamenti a seguito di una complessa e intricata vertenza sindacale e giudiziaria.

L'autorità giudiziaria ha recentemente deciso l'illegittimità di 55 licenziamenti ma l'azienda dichiara di non poter ottemperare ai risarcimenti o al reintegro, anzi annuncia ulteriori e massicci licenziamenti.

“La Valle Peligna è interessata da una grave crisi industriale e occupazionale con la perdita di migliaia di posti di lavoro – ricorda il deputato di Articolo Uno-Mdp Gianni Melilla – Anche la filiale di Campobasso di questa azienda si trova in un’analoga situazione di crisi con la minaccia di chiusura totale. Martedì è previsto un incontro presso il Ministero del Lavoro a Roma per un ultimo tentativo di mediazione tra azienda e sindacati”.





Melilla ha presentato un’interrogazione a risposta scritta al ministro Giuliano Poletti chiedendo “se intenda assumere un’iniziativa incisiva al fine di scongiurare i licenziamenti e sostenere un progetto di rilancio dell’azienda”.

“Massima solidarietà ai lavoratori che devono poter contare su istituzioni vicine ai loro problemi ed attente alla grave crisi che questa azienda sta attraversando”, è stata espressa dalla senatrice del Partito democratico Stefania Pezzopane.

“Sono a fianco della amministrazione comunale ed ho dato la mia disponibilità al sindaco ed all'assessore Santarelli per ogni necessaria iniziativa nei confronti del Parlamento e del Governo. – dice in una nota – Con la Regione Abruzzo stiamo seguendo insieme diverse situazioni critiche riguardanti call e contact center in provincia dell'Aquila. Il Ministero del Lavoro che ho opportunamente sentito, segue con attenzione la vicenda e la Regione supporterà in ogni modo la situazione e le eventuali decisioni del tavolo con le organizzazioni sindacali”.

“Gli esuberi annunciati, ben 248, ricadono per 91 posti di lavoro su Sulmona che non può certo permettersi un così grave contraccolpo occupazionale – aggiunge – Senza contare i licenziamenti già effettuati e non ancora riassorbiti dal sistema. Vanno chiarite dalla azienda le reali volontà e se necessario coinvolgere anche il Ministero dello sviluppo economico per ogni utile supporto. Siamo di fronte ad un settore con enormi potenzialità ma sottoposto a mutamenti giganteschi ed a movimenti di commesse particolarmente rapidi e su mercati globali”.





“Un settore dove siamo intervenuti in Parlamento con ottime riforme proprio per garantire l'occupazione stabile: la clausola sociale specifica per i call center e lo scorporo del costo del lavoro dai ribassi d'asta nelle gare sono solo due esempi importanti – ricorda la parlamentare – Ma in questa vicenda il problema è più interno alla organizzazione del lavoro e delle commesse. In questi giorni è stata incardinata in commissione Industria del Senato un disegno di legge finalizzato a definire norme organiche per questo settore che in Italia occupa 80000 persone e che ha bisogno di essere reso più competitivo e con grande qualità. Sono quindi pronta ad ogni iniziativa in parlamentare e nei confronti del governo, lavorando di concerto con Regione,Comune e organizzazioni sindacali”.

“Vicina ai lavoratori dello stabilimento 3G di Sulmona che rischiano il licenziamento” anche il sindaco di Pratola Peligna Antonella Di Nino.

“Spero che gli annunciati interventi della politica nazionale e regionale di queste ore possano scongiurare un esito drammatico in un territorio colpito da una crisi economica rilevante. Purtroppo anche la nuova situazione legata alla 3G fa emergere con chiarezza la necessità che la Valle Peligna diventi una vertenza straordinaria ai livelli di governo che hanno la titolarità delle scelte decisive – dice in una nota – I dati dell'economia sono allarmanti e come sindaco di una realtà nel cuore del Centro Abruzzo ritengo sia giunto il momento che tutti gli attori istituzionali ragionino intorno ad un tavolo di soluzioni strutturali per il rilancio e l'occupazione”.

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