CALCIO: SULMONA IN ‘D’; SCELLI, ”UN SOGNO, ORA SERVE GRANDE PROGETTO”

di Stefano Castellani

22 Aprile 2013 08:06

L'Aquila - Sport

SULMONA – È già tempo di programmare il futuro per il Sulmona Calcio che con due giornate di anticipo sulla conclusione del campionato di Eccellenza ha ottenuto la matematica promozione in serie D.

”Questa stagione si concluderà a giugno – afferma il presidente, Maurizio Scelli – e noi possiamo già lavorare alla prossima, visto che la promozione è già stata ottenuta”.

Va ricordato che da 18 anni il Sulmona non partecipava al campionato di ”quarta serie”.

Tra gli artefici del salto di categoria è sicuramente Scelli, che da due stagioni è il presidente del club biancorosso anche se già tre anni fa salvò il Sulmona dal fallimento, perché l’allora patron Vincenzo Angelone abbandonò il club a metà campionato.





”Da anni risiedo a Roma – afferma Scelli – ma sono nato a Sulmona, sono stato parlamentare abruzzese e presidente della Croce rossa e quindi non potevo che sostenere la città che mi ha dato le origini”.

“In questa stagione abbiamo vinto il campionato di Eccellenza – aggiunge Scelli – grazie a un’ottima programmazione anche se abbiamo iniziato in ritardo: basta ricordare che lo scorso 25 agosto, alla prima gara di Coppa Italia, sono scesi solo due giocatori che poi hanno composto la rosa alla fine risultata vincente. Devo ringraziare per il grande sostegno avuto il direttore generale Giorgio Bresciani che ha curato la parte tecnica. L’ex campione di serie A di calcio ha trascurato la sua impresa a Bologna per starmi vicino in questa avventura”.

Scelli racconta che ”lo scorso anno Bresciani, sostenuto da un gruppo di imprenditori forestieri, voleva rilevare il Sulmona se avesse conquistato la serie D. Purtroppo la ’quarta serie’ sfumò nei play off e quindi non se ne fece più nulla. Fortunatamente Bresciani, nonostante non avesse più il sostegno degli imprenditori, capì il mio dramma e volle starmi vicino lo stesso. È stato bravo a convincere numerosi giocatori di categoria superiore, anche di Seconda Divisione, a giocare per noi, perché hanno creduto in un grande progetto”.

Ma ora arriva il difficile.





”Abbiamo conquistato la serie D – ricorda Scelli – nel silenzio assoluto della città di Sulmona, ma ora c’è bisogno che gli imprenditori locali ci diano un aiuto altrimenti sarà molto difficile. Le porte del club sono aperte a tutti, ma devono dare una continuità alla squadra. Sono pronto a lasciare a degli imprenditori seri che diano seguito al progetto o affiancarli nella nuova avventura. Dopo che si è composta una società forte allora potremmo bussare alla porta di Bresciani per dargl delle certezze e convincerlo a rimanere. Va ricordato che Bresciani ha avuto la bella intuizione di realizzare un accordo con la polizia penitenziaria: in questo modo il Sulmona ha un campo di allenamento e una foresteria per i giocatori. Attualmente mi prendo ancora oneri e incombenze della società anche se così non si potrà andare avanti per molto tempo. C’è bisogno che la città ci sia veramente vicina”.

”Certamente il calcio non risolve la crisi della città ovidiana – prosegue Scelli – ma può dare un sostegno per rilanciarla. Nel campionato di serie D a Sulmona arriveranno club blasonati che hanno giocato in serie A e B, come Ancona e Sambenedettese. Durante le gare sono previsti numerosi tifosi al seguito delle squadre e sicuramente faranno economia, andando a pranzare nei ristoranti o acquistando qualcosa nei negozi. Insomma gli imprenditori farebbero bene a stare vicino al club”.

La società si deve riorganizzare: è superfluo parlare ora di programmi sportivi.

”In attesa che la città e soprattutto gli operatori economici si avvicinino alla società – conclude Scelli – posso dire che questa squadra è già da serie D e può puntare anche alla Seconda Divisione. Per rinforzare l’organico basta aggiungere due o tre giocatori. Oltre ai calciatori, per me me si potrebbero confermare tutti i dirigenti, anche quelli addetti alle biglietterie, perché hanno ben collaborato per arrivare alla promozione. Un plauso anche al mister Antonio Meconomaco, un allenatore molto esperto. Le basi ci sono, ma è tempo che ci sia un vero sostegno alla società biancorossa”.

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