CALCIO: SECONDA DIVISIONE, IL CHIETI NON SEGNA PIU’, SERVE UNA SCOSSA IN ATTACCO

di Danilo Rosone

26 Novembre 2013 00:12

Regione - Sport

CHIETI – Sfortuna e sterilità offensiva. Due componenti che stanno tormentando il Chieti da diverse giornate e che anche nell’amara trasferta di Poggibonsi hanno fatto il loro corso, condannando Berardino e soci alla sesta sconfitta stagionale, la quinta maturata con il risultato di 1-0.

Quest’ultimo, un dato da non sottovalutare e che testimonia in maniera significativa la preoccupante mancanza di cattiveria sotto porta da parte del team neroverde, in ben tredici giornate andato a segno appena undici volte, otto delle quali avute luogo nelle convincenti affermazioni contro Castel Rigone (3), Arzanese (3) e Sorrento (2).





Insomma, basta soffermarsi un attimo su questa statistica per rendersi conto della gravità dei problemi in fase realizzativa di un Chieti, che in terra toscana ha dovuto fare i conti per l’ennesima volta anche con la malasorte: l’esempio lampante è quello di Guidone, attaccante a secco da quattro turni e -ironia del destino- autore domenica della beffarda e decisiva deviazione che ha permesso all’ex Giulianova Marco Croce di realizzare il gol-partita direttamente da calcio piazzato.

Come uscire da un momento tanto difficile? I più superficiali risponderebbero “esonerando il tecnico”, ma si tratterebbe di un grave errore, visto che mister Pino Di Meo ha dato una chiara e solida fisionomia di gioco alla squadra, il cui limite non è dunque rappresentato né dalla prevedibilità della manovra, né tantomeno dalla fragilità della difesa, bensì dal periodo di appannamento che stanno attraversando alcuni elementi-chiave dell’organico come Borgese, Gaeta e il già citato Guidone.





Atleti di spessore a cui si richiedono grinta, determinazione, giocate di alto livello e, soprattutto, gol pesanti: tutte caratteristiche al momento latitanti, che potrebbero tuttavia risiedere in quei calciatori (vedi Cinque) accantonati da un po’ di tempo, ma non per questo meno motivati a tirare il Chieti fuori da una situazione delicatissima.

Il condottiero Di Meo, che per indole e carattere non si fa mai troppi scrupoli ad optare per esclusioni eccellenti, ci penserà sicuramente su. L’importante è agire subito, con rapidità unita al contempo a raziocinio, perché la salvezza dista attualmente cinque punti e il divario con le zone nobili della classifica inizia a farsi sempre più incolmabile.

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