CHIETI – Agevole, convincente, rigenerante. Sono tanti gli aggettivi in grado di incarnare l’affermazione casalinga (2-0) del Chieti ai danni del Gavorrano, in quello scontro diretto identificato alla vigilia come un crocevia fondamentale per il prosieguo di stagione del sodalizio neroverde.
Come già lasciato intendere, malgrado una difesa inedita in virtù delle numerose assenze, si è rivelato molto più facile del previsto il compito di Borgese e soci, bravi a mettere in cassaforte il risultato già nella prima frazione, quando due squilli di Gaeta e Daleno hanno posto fine al digiuno di tre gare senza gol che aveva messo fortemente in discussione il valore offensivo della squadra.
Tanto che diversi addetti ai lavori avevano anche paventato l’ipotesi che mister Di Meo potesse lasciare in panca l’esperto Guidone per rimpiazzarlo con il giovane Cinque, ma il tecnico di Trani ha preferito ancora insistere con l’ex Fondi, evidentemente a ragione, visti il risultato finale e la prestazione dell’atleta, sebbene nessuna marcatura sia giunta dai suoi piedi.
E chissà che un piccolo merito del ritorno alla vittoria del Chieti non lo abbia anche il presidente Walter Bellia, non tanto per motivi scaramantici riconducibili alla sua presenza in panchina per la prima volta in stagione, quanto per l’intelligente mossa di ricompattare il gruppo con una cena distensiva assieme a giocatori e staff tecnico, proprio a ridosso del delicato match contro i toscani.
Quadro quasi idilliaco, dunque, ma guai ad abbassare la guardia: ora l’obiettivo è infatti dare continuità alla bella prova di domenica scorsa, verificando le reali potenzialità della compagine teatina anche in test più probanti. Come la prossima trasferta di Martina, in cui sarà assolutamente vietato sbagliare se si vorrà provare ad accorciare ulteriormente il distacco dall’ottavo posto, l’ultimo utile in chiave salvezza diretta. Danilo Rosone
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