CALCIO: PRIMA DIVISIONE; L’AQUILA TORNA A PRATO CARCIONE, ”VENDICHIAMO LA SEMIFINALE DEL 2011”

di Roberto Santilli

4 Gennaio 2014 20:28

L'Aquila - Sport

L'AQUILA – “La sconfitta contro il Prato di 2 anni e mezzo fa è impossibile da smaltire”.

Dalla cabina di regia Imperio Carcione, alla vigilia di Prato-L'Aquila di domani per la prima del girone di ritorno in Prima Divisione, riavvolge il nastro e riapre una vecchia ferita: Prato-L'Aquila, semifinale play off di Seconda divisione Lega Pro, 29 maggio 2011.

All'andata 3-2, Franciel allo scadere per gli aquilani. Poi il ritorno al 'Lungobisenzio', Toscana, una tranquilla commediola per famiglie, zero a zero al piccolissimo trotto che d'un tratto di trasforma in un film psichedelico. Uno a zero per i pratesi, in nove contro 10 (espulsi per i padroni di casa De Agostini e Lamma, Prete per i rossoblù) al minuto '91, rigore trasformato da Schenetti.





Quasi mille aquilani ammutoliti dopo aver fatto la bocca alla finale, ma il pareggio di Stamilla su assist di Di Francia al 97' spedisce in paradiso gli ospiti, si attende solo il triplice fischio finale dell'arbitro Aureliano della sezione di Bologna (lo stesso che due anni dopo dirigerà L'Aquila-Teramo, trionfo rossoblù nella finale di ritorno dei play off di Prima Divisione nel giugno del 2013: quando si dice il destino).

“Poi è arrivato il gol di Varutti, una cosa incredibile, ancora oggi non riesco a crederci”, dice Carcione ad AbruzzoWeb.

“Quella del maggio del 2011 è una partita assurda – spiega il centrocampista – Passi in svantaggio allo scadere, dopo uno zero a zero tranquillo, poi pareggi in dieci contro nove, poi prendi gol praticamente al centesimo minuto. Al gol di Stamilla pensavo fosse finito tutto. Invece…”.

“Tornare al 'Lungobisenzio' farà un certo effetto, credo che sar la stessa cosa anche per Andrea (Testa, portiere dell'Aquila Calcio, l'unico altro 'superstite' della semifinale, ndr) – ma fino a un certo punto, perché poi c'è da fare la partita. Quella di domani, quella che conta adesso. Vogliamo i tre punti, dobbiamo cominciare l'anno con una vittoria che in qualche modo saprà anche di vendetta”.





Proprio col Prato era cominciata l'annata del ritorno dell'Aquila Calcio in Prima Divisione, la vecchia C1, ma non si era andati oltre lo zero a zero nel settembre del 2013.

L'ultimo pensiero, Carcione lo dedica agli ormai ex compagni Saveriano Infantino e Nicola Ciotola, finiti alla Torres (dove andrà pure il difensore Roberto Di Maio) in Seconda Divisione da pochissimo, due degli artefici della vittoria della stagione scorsa.

“Sono ragazzi eccezionali a cui auguro il meglio, avevamo legato molto ma nel calcio i trasferimenti ci stanno, fanno parte del gioco. Sicuramente chi li sostituirà sarà all'altezza di questa squadra”, in riferimento a Inacio Pià e Alberto Libertazzi, disponibili ufficialmente dalla gara interna di domenica prossima al 'Fattori'.

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