IL PRESIDENTE DEI DIAVOLI BIANCOROSSI AD ABRUZZOWEB, ''SONO PRONTO'' ''RICONQUISTATO IL PUBBLICO DOPO IL 2008, COI ROSSOBLU' SI COLLABORERA'''

CALCIO: ”IL TERAMO IN B PER RIMANERCI” CAMPITELLI, ”L’AQUILA, ORA TOCCA A TE!”

di Roberto Santilli

9 Maggio 2015 08:03

Teramo - Sport

TERAMO – “In serie B lotteremo per la salvezza. Sarà un campionato affascinante e pieno di stimoli, quindi tocca al Teramo organizzarsi per affrontare questa nuova avventura nel migliore dei modi. Ma ce la faremo. E aspetteremo L’Aquila Calcio, con la quale collaboreremo visto che tra le società c'è un rapporto di amicizia, insieme a noi tra i cadetti. Magari con il Pescara e il Lanciano in Serie A”.

Pensa “abruzzese” Luciano Campitelli, dopo aver portato in serie B per la prima volta nella sua storia ultracentenaria il Teramo, il suo Teramo rimesso in piedi dopo un fallimento “che ha creato una specie di abisso fra la squadra che andava in campo e il pubblico sugli spalti. Un pubblico che andava riconquistato piano piano, perché il fallimento di una società di calcio è qualcosa che fa male e che lascia un vuoto enorme nelle tifoserie”.

“Siamo stati bravi e pazienti nell’andare incontro al pubblico teramano che non era sparito, semplicemente aveva timore di rivivere certe brutte esperienze – spiega Campitelli ad AbruzzoWeb – consapevoli che le cose buone alla fine pagano. E così è stato. In B il nostro pubblico sarà all’altezza della categoria”.





Campitelli ora che le cose sono a posto, cioè che la B è conquistata e la Legapro è ormai un dolce ricordo, ammette di sentirsi più rilassato.

“Rispetto all’ultimo mese e mezzo Mi sento rilassato, tranquillo, rispetto all’ultimo mese e mezzo. La B l’ho avuta sempre in testa, ma non l’ho nominata fino al secondo gol di domenica scorsa contro il Savona. Dopo aver perso a Prato poteva tornare tutto in discussione, invece oggi contro l’Ascoli festeggeremo la B. In casa, davanti alla nostra gente finalmente riconquistata”.

Quello che si sta per chiudere, secondo il presidente biancorosso è stato “un campionato vero, duro, fino alla fine. Dovrebbe essere sempre così”.

Intanto, mister Vincenzo Vivarini è al lavoro per capire il da farsi in vista della serie cadetta.





Campitelli lo sa e approva, visto che al lavoro è anche lui.

“Quello del Teramo deve essere un percorso di crescita – afferma – tutti noi siamo impegnati a lavorare per il futuro, ora dopo ora. Dobbiamo strutturarci per una categoria importante. E il progetto deve essere importante”.

“Mi piacerebbe che il movimento calcistico abruzzese continuasse a crescere – prosegue Campitelli – ma per far sì che questo avvenga non ci si può fermare ai campanilismi. L’Aquila Calcio (che in Legapro era salita nel 2013 dopo aver battuto proprio il Teramo in una doppia finale play-off, ndr), aveva per me tutte le carte in regola per fare il salto di categoria, tanto è vero che quest'anno i rossoblù sono stati tra i pochi a batterci e a metterci in seria difficoltà. Purtroppo si è inceppata durante il cammino, ma questo non significa che non deve riprovarci, specie se c'è un’altra squadra in B insieme a Pescara e Lanciano che può aprire le porte a una collaborazione”.

“Quando ho preso il Teramo – conclude il presidente – alla festa per la vittoria del campionato di Promozione non c’era nessuno. Altri imprenditori sarebbero scappati via, io sono rimasto. E ho avuto ragione, però adesso non mi fermo. Il Teramo deve restare in B”.

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