C.A.S.E. TOUR/BAZZANO: ”TENDA AMICA” CONTRO I DISAGI

27 Febbraio 2011 12:08

L'Aquila -

A quasi due anni dal terremoto, il progetto C.a.s.e. è ormai una realtà urbana e sociale giocoforza accettata dagli aquilani.

Nelle 19 aree sono stati realizzati 185 edifici, per un totale di circa 4.500 appartamenti che a oggi ospitano circa 14 mila persone.

Alcuni abitano alloggi vicini alle loro case di un tempo, quelle che hanno perso, altri hanno cambiato completamente zona della città o addirittura paese.

Disagi e comfort si dividono quasi equamente, mentre le famiglie del capoluogo cercano di abituarsi a passare la vita in queste abitazioni.

Come si abita oggi nel progetto C.a.s.e.? Per avere il quadro della situazione e vagliare sentiti dire positivi e negativi, AbruzzoWeb ha lanciato una nuova rubrica che periodicamente porterà i lettori dentro le piastre e gli alloggi.

Tra problemi, speranze, disagi e comodità. Buona lettura.

C.A.S.E. BAZZANO – LA SCHEDA
Palazzine:  21
Appartamenti:  520
Persone a oggi:  1.583
Cosa va: Cosa non va:
1. “Tenda amica” come luogo d’incontro 1. Troppi camper nei parcheggi
2. Presenza di molte aree verdi 2. Acqua nei garage
3. Giochi per bambini 3. Mancano autobus diretti per i centri comm.





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di Elisa Marulli

L’AQUILA – È la seconda “new town” più grande fra le 19 realizzate per risolvere l’emergenza abitativa del post terremoto.

Sono 21 le piastre antisismiche che sorgono nel progetto C.a.s.e. di Bazzano, la prima area a essere inaugurata nel settembre 2009 con la consegna dei primi 500 appartamenti , dove oggi vivono 1.583 persone.

Sorti sulla collina che costegia la strada statale, gli edifici dell’area sono divisi in due zone, a cui si accede da due differenti entrate. Per nominare le vie del nuovo agglomerato si è ricorsi a una toponomastica di ispirazione musicale, per cui sono via Fabrizio De Andrè, via Lucio Battisti e via Mia Martini le strade che collegano tra loro i diversi edifici.

Il cuore pulsante di questa “new town” è la “Tenda amica”, una tensostruttura messa a disposizione del ministero dell’Interno nell’immediato post-sisma e che è attualmente gestita dalla Caritas. Un luogo dove tutte le generazioni si incontrano e si ritrovano per passare il proprio tempo libero: gli anziani giocano a carte mentre i bambini a biliardino.

“Meno male che c’è la ‘Tenda amica’ – afferma Salvatore Molinara, che con un gruppo di pensionati qui si riunisce quotidianamente – Ogni sera ci ritroviamo in circa 50 persone. Abbiamo anche organizzato diversi spettacoli teatrali, scritti e realizzati proprio da un gruppo di noi. Spesso ceniamo tutti insieme, cucinando nella tenda”.

Un centro di aggregazione importante, dunque, anche se per gli anziani i problemi rimangono, soprattutto per gli spostamenti. Le corse degli autobus infatti, nonostante siano state potenziate (una corsa ogni 20 minuti mentre prima la cadenza era oraria) non prevedono collegamenti diretti con i centri commerciali, meta quasi obbligata per chi vuole andare a fare spese, ma solo corse intermedie fino al Bus terminal di Collemaggio.





“Una buona idea – prosegue Salvatore – sarebbe organizzare un mercatino settimanale, un appuntamento fisso, importante soprattutto per le persone che non hanno la macchina e non possono muoversi autonomamente”.

In realtà, l’idea di un mercatino è stata proposta tempo fa anche da Pina Lauria, del comitato di quartiere del progetto C.a.s.e.. “Avevamo chiesto all’amministrazione se era possibile organizzare un mercato con gli ambulanti di piazza Duomo, anche perché gli spazi ci sono. Questa proposta non è stata bocciata, però neanche presa molto in considerazione”.

C’è anche chi non vede altro che gli aspetti positivi, il “bicchiere mezzo pieno”. Come Paola, una ragazza che fino al 6 aprile 2009 viveva nel quartiere della Villa Comunale e che a Bazzano dice di trovarsi molto bene. “Mi piace essere circondata dal verde, e qui è tutto molto ben curato. Sarà che sono positiva sempre nella vita, ma si sta bene”.

Per quanto riguarda le strutture antisismiche, qualche problema è sorto in una tipologia di edifici ribattezzati per il loro colore “case bianche”.

“In questi edifici – aggiunge la Lauria – la caldaia è stata posizionata a terra e l’acqua che si crea dalla condensa va a finire al piano inferiore della piastra, dove sono i garage. L’acqua poi cade sui secchi della raccolta differenziata che sono lì sotto, creando disagi”.

Piccoli disagi sono legati al “parcheggio selvaggio” di camper, il cui numero sembra essere aumentato a livello esponenziale negli ultimi tempi.

“Non sappiamo – conclude la cittadina – se siano di proprietà di persone che vivono qui oppure di persone estranee che usano i parcheggi come rimessaggio. Fatto sta che spesso ostruiscono il passaggio dei pedoni sul marciapiede, costretti così a camminare sulla strada. Per questo motivo giorni fa una bambina stava per essere investita”.

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