BUSSI: LAGATTA, ”DUE ANNI PER RECUPERARE RITARDI DOVUTI A AMMINISTRAZIONI PD”

13 Febbraio 2018 10:26

Pescara - Politica

BUSSI SUL TIRINO – “Non ho parole per definire le dichiarazioni del Pd di Bussi, nella ormai lunga esperienza sindacale e politica non ho mai incontrato un’organizzazione/partito capace di mistificare la realtà come fa il Pd. Comunque saranno i cittadini a scegliere tra chi ha fatto e chi ha solo detto”.

Così in una nota il sindaco di Bussi sul Tirino (Pescara) Salvatore Lagatta replica al circolo locale del Partito democratico che ha rivendicato il risultato dell'aggiudicazione definitiva della gara per la bonifica delle aree inquinate del Sito d'interesse nazionale, per il quale secondo i dem sarebbe stato determinante un emendamento del deputato Antonio Castricone.

“Trovo inutile ripetere quanto già detto nel precedente comunicato, in quanto fatti incontrovertibili, un'unica e sola osservazione! È vero, il Progetto di bonifica preliminare è stato presentato il 14 agosto 2014 grazie al lavoro di questa amministrazione, ringrazio il circolo del Pd che lo ha ricordato. Sono talmente tante le cose fatte che qualcosa ci sfugge”.





“Allora, rimettendo in fila le cose: agosto 2014 Progetto preliminare; febbraio 2015 Piano di caratterizzazione; giugno 2015 progetto definitivo; dicembre 2015 Bando di gara”, ricorda il sindaco.

“In circa due anni abbiamo dovuto recuperare quanto non fatto da un Comune, Provincia, Regione e Governo a guida Pd”, fa osservare Lagatta.

“Comunque caro circolo del Pd, le polemiche sono nate quando il vostro rappresentate locale On. Castricone, ha voluto intestarsi risultati che non gli appartenevano – aggiunge il sindaco -Ciò detto,quelli che voi chiamate fallimenti oltre a quelli su descritti (sic), sono: una piazza nuova, scuola tra le più sicure della Val Pescara, residence per anziani, Parco Sambuco (oltre 4.000.000,00 euro), Cooperativa di lavoro, Acqua gratuita ai cittadini, 3 anni di riduzione dell’Irpef comunale, legna gratuita ai cittadini indigenti, estrapolazione dal Sin ed acquisizione dei terreni per la reindustrializzazione…tutte le altre cose, e sono tante, saranno nell’elenco della relazione di fine mandato che a breve avrete modo di leggere”.

“A questa amministrazione i cittadini hanno dato una maggioranza per governare, i consiglieri che sono fuoriusciti dalla maggioranza dovevano dare le dimissioni, sono diventati invece strumento di alcuni individui o personaggi che non trovo aggettivi per definire, ed essere usati per impedire a noi di amministrare, tradendo in questo modo il mandato assegnatogli”, continua Lagatta





“Visto comunque che i consiglieri all’opposizione sono maggioranza, possono in qualsiasi momento recarsi da un Notaio per decretare la fine di questa amministrazione”.

“La data del 13 febbraio era nota al sottoscritto da diverso tempo, ma questa volta ho preferito annunciarlo solo all’ultimo minuto, memore di passati sabotaggi. Solo nell’ultimo mese si sono svolti tre incontri tecnici con Invitalia. Voglio ricordare che stiamo parlando di un progetto che sin dall’inizio ha seguito un percorso istituzionale (vedi decreto legislativo 225 del 2010, legge 26 febbraio 2001 n 10, protocollo d’intesa Regione abruzzo Comune di Bussi sul Tirino e Uniholding Filippi)”.

“A proposito dell’emendamento Braga-Castricone – conclude il sindaco Lagatta – tutti dovrebbero ricordare le posizioni assunte, allora, dai politici della nostra Regione, per evitare ulteriori polemiche e non interferire nella campagna elettorale li ricorderò il 5 marzo. Forse non sarà neanche necessario farlo”.

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