BUSSI: EDISON RESPONSABILE INQUINAMENTO DISCARICHE: BONIFICA DI 2 AREE

17 Luglio 2018 15:57

Pescara - Cronaca

PESCARA – “La Edison è stata responsabile dell'inquinamento diffuso nelle ex discariche 2A e 2B e aree limitrofe, rientranti nel perimetro del Sin di Bussi”, sede della cosiddetta megadiscarica dei veleni più grande d'Europa.

Lo afferma la Provincia di Pescara, che ha notificato alla società quanto emerso dalle relative indagini, con apposita ordinanza provinciale (ex articolo 244 del decreto legislativo 152/2006).





L'ordinanza impone al responsabile una serie di azioni, tra cui la messa in sicurezza, la bonifica e il ripristino ambientale.
Nell'avviso, spiega la Provincia in una nota, “si dimostra che la Edison è stata responsabile dell'inquinamento per deposito incontrollato, in contrasto e senza autorizzazione e senza alcuna sicurezza, di migliaia di tonnellate di scorie industriali e rifiuti tossici e nocivi derivanti dalla storica produzione industriale del polo chimico di Bussi”.

“L'area oggetto del provvedimento è complessivamente di oltre 70 mila metri quadri, con migliaia di tonnellate di rifiuti abbancati senza corretto smaltimento e senza sicurezza. L'inquinamento riguarda anche le falde acquifere sottostanti le zone indicate”. Le discariche 2A e 2B costituiscono una delle tre macroaree in cui è stata suddivisa la megadiscarica scoperta nel 2007; le altre due sono quella propriamente industriale (23 ettari) e la Tremonti.





Il provvedimento – si tratta di una procedura amministrativa-ambientale autonoma rispetto alla vicenda penale/processuale – arriva al termine di “lunghe e complesse indagini” condotte dalla Polizia Provinciale, in collaborazione con il ministero dell'Ambiente, l'Agenzia regionale di tutela ambientale (Arta), la Regione Abruzzo e il Forum H2O.

I contenuti dell'ordinanza e i dettagli delle attività verranno illustrati nel corso di una conferenza stampa domani, alle 10.30, nella sala Figlia di Jorio della Provincia di Pescara. Saranno presenti il presidente dell'ente, Antonio Di Marco, il sindaco di Bussi sul Tirino (Pescara), Salvatore Lagatta, il comandante della Polizia Provinciale, Giulio Honorati, e i rappresentanti degli enti con cui la Provincia ha collaborato per le indagini

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