BUSSI COMMISSARIATO: LAGATTA, ”PREFETTURA MI AVEVA INVITATO A RESTARE…”

24 Maggio 2018 10:48

Pescara - Politica

BUSSI SUL TIRINO – “Premesso che sono state convocate 3 sedute di Consiglio comunale per l’approvazione del Bilancio di previsione 2018 del Comune di Bussi, senza ottenerne l’approvazione, vista la defezione di due consiglieri di maggioranza che da oltre un anno, anziché correttamente dimettersi, si sono schierati con la ex minoranza, dopo ogni seduta di Consiglio mi sono rapportato con la Prefettura e dalla stessa sono stato sempre invitato a reiterare la convocazione del Consiglio in quanto la Prefettura non era intenzionata a commissariare il Comune di Bussi, vista l’imminente scadenza elettorale”.

Lo dice in una nota l'ormai ex sindaco di Bussi sul Tirino (Pescara) Salvatore Lagatta, che si ripropone e il 10 giugno prossimo dovrà vedersela con Giuseppe De Dominicis, sul commissariamento del Comune arrivato ad appena due settimane dal voto.





“In particolare il 14 maggio dopo aver verificato l’impossibilità di approvare il bilancio, nonostante la diffida inviata dalla Prefettura a tutti i consiglieri, interloquendo con la stessa ho annunciato la mie dimissioni. Anche in questa occasione la Prefettura mi ha invitato a restare in carica confermando la volontà di non nominare un commissario per Bussi”, continua Lagatta.

“Improvvisamente senza neanche un minimo di preavviso, quantomeno per confermare i normali rapporti di correttezza fin ora percorsi, il prefetto ha deciso di sciogliere il Consiglio comunale”.





“Si rischia in tal modo di mettere sullo stesso piano le responsabilità dei consiglieri che hanno votato a favore e quelli che hanno votato contro”, fa osservare Lagatta, “facendo apparire all’esterno una sorta di responsabilità del sindaco che ha invece garantito un impegno costante per il rispetto delle regole e dei tempi presentando un Bilancio la cui piena correttezza è stata certificata dal Revisore dei conti e dalla Banca dati delle Amministrazioni pubbliche”.

“Proprio una strana storia”, chiosa Lagatta.

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