BOLLETTE NON PAGATE PROGETTO C.A.S.E.: DE MATTEIS, ”DOLO VECCHIO GOVERNO”

29 Novembre 2018 13:53

L'Aquila - Politica

L'AQUILA – “La vicenda della transazione tra il Comune e Banca Sistema, deliberata dalla giunta Cialente, è incresciosa e presenta imbarazzanti profili di irregolarità. Ci riserviamo di segnalare la vicenda alla Corte dei Conti per l’accertamento di eventuali responsabilità nelle sedi opportune”.

Così nel corso di una conferenza stampa, che si è tenuta questa mattina a Villa Gioia, Giorgio De Matteis, capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio comunale, che ha risposto a una nota del consigliere comunale dell'Italia dei Valori, Lelio De Santis, assessore al Bilancio con delega alla gestione del Progetto C.a.s.e. nell'amministrazione Cialente, parlando più volte di “gravi colpe e, forse, dolo” del vecchio governo cittadino.





Presenti all'incontro anche l'avvocato Raffaele Daniele, capogruppo dell'Unione di Centro ed Ersilia Lancia, consigliere comunale di Fdi.

Ieri, De Santis aveva denunciato che “in data 25 ottobre il Tribunale ordinario di Roma ha emesso un decreto ingiuntivo esecutivo a carico del Comune dell’Aquila e a favore di Banca Sistema, per un importo di 4 milioni 423mila e 109,66 euro, più interessi di mora, a decorrere dal 22 febbraio 2018, a seguito della transazione deliberata dalla giunta comunale nel luglio 2015, per rate non pagate e per rate pagate in ritardo”, ricordando come “la transazione fra il Comune e Banca Sistema, a cui Enel gas aveva ceduto il suo credito, pari a 7 milioni 912mila 4338,06 euro, per il mancato pagamento del consumo del gas negli alloggi del Progetto C.a.s.e., prevedeva il riconoscimento e l’erogazione dell’importo complessivo di 9 milioni 177mila 877,27 euro in 32 rate mensili di 271mila 183,66 euro”. 

“Ricordiamo che l’atto con il quale l’esecutivo approvava, senza trasmetterlo al Consiglio comunale, la transazione extragiudiziale, risale al 2015. Una riunione di giunta alla quale non presero parte né l’allora vice sindaco, Nicola Trifuoggi né, volutamente, l’allora assessore Lelio De Santis che oggi, dai banchi dell’opposizione, si agita scompostamente e fa vibranti rimostranze. All’epoca, invece, quando avrebbe potuto, e dovuto, evitare questo scempio, nulla fece per tutelare l’ente e i cittadini”, ha detto De Matteis.





“La cosa più rilevante è che la proposta deliberativa avrebbe dovuto essere trasmessa al Consiglio comunale, competente in materia. Alla luce degli interessi maturati, infatti, siamo in presenza di un debito fuori bilancio che, come tale, era materia consiliare. Cialente, del resto, ne era ben consapevole, dal momento che, in data 22 giugno 2015, scrive a Banca Sistema, chiedendo la cancellazione degli interessi di mora proprio alla luce del fatto che, mette nero su bianco, tale circostanza avrebbe implicato un passaggio in Aula – ha proseguito il capogruppo di Fdi – Naturalmente si vede rispondere che tali somme potevano essere ridotte, ma dovevamo essere pagate. Così come non si comprende perché l’interlocuzione non sia avvenuta direttamente con Enel, cosa che avrebbe comportato un significativo risparmio delle somme da sborsare”.

“Lascia basiti anche l’atteggiamento della dirigenza. Il settore legale, infatti, prima, davanti ai rilievi della Corte dei Conti, prova a rigirare la frittata e ad affermare che si trattasse di un atto bonario e non di una transazione. Poi, in una recente comunicazione di qualche giorno fa, smentisce se stesso e afferma, addirittura, di non conoscere l’atto – ha aggiunto – Siamo alla follia. Un pasticcio, frutto dell’insipienza della giunta Cialente, che verrà pagato a caro prezzo dagli incolpevoli cittadini. Chi lo ha generato, a cominciare da De Santis, dovrebbe parlare solo per chiedere scusa”, ha concluso De Matteis.

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