BIOMASSE: PIETRUCCI E MARCOZZI, ”RISOLUZIONE PER FERMARE LAVORI”

11 Novembre 2014 18:44

Regione - Politica

L’AQUILA – Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una risoluzione a firma dei consiglieri Pierpaolo Pietrucci (Partito democratico) e Sara Marcozzi (Movimento 5 stelle), “con la quale abbiamo chiesto che la questione relativa al prossimo insediamento della centrale a biomasse prevista a Bazzano sia quantomeno posta al vaglio di una Valutazione di impatto sanitario”, come spiega in una nota l’esponente democrat.

Il riferimento è all'impianto di potenza 5 megawatt che dovrebbe vedere la luce nella zona Est del capoluogo. Le istituzioni sono ormai da mesi in precipitosa retromarcia dopo aver paradossalmente concesso tutte le autorizzazioni ai lavori all'impresa costruttrice, la Futuris Aquilana, che ora minaccia ritorsioni giudiziarie in caso di stop ai cantieri. Associazioni di cittadini imbufaliti sono ricorsi al giudice amministrativo che ancora non emette il suo verdetto.

Intanto uno stop a tutti gli iter fino a valutazione sanitaria viene paventato dalla risoluzione passata oggi, anche se l’esponente grillina nel suo comunicato incalza l’amministrazione di centrosinistra: “Questo è solo l’inizio, ci vuole una proposta di legge”.

PIETRUCCI: “FERMARE TUTTO PER UNA VALUTAZIONE SANITARIA”





“Si tratta di indici che ci vengono suggeriti dall’Europa da anni e che la Regione Abruzzo ha oggi dimostrato ampiamente di recepire – prosegue Pietrucci – impongono centralità alla figura del cittadino, alla sua salute e al suo benessere, prima di ogni altra valutazione”.

“Abbiamo quindi chiesto di avviare le procedure per l’elaborazione della Vis per conoscere quanto l’impianto inciderà sulla vita quotidiana della popolazione residente nella zona Est della città, come cambierà il traffico e il conseguente assetto viario e, soprattutto, di quanti chilometri sarà il raggio di rifornimento della biomassa che dovrà essere impegnata per alimentare la centrale”.

In attesa del Vis, fa notare il presidente della commissione Territorio, “abbiamo chiesto inoltre di valutare la sospensione dell’efficacia delle autorizzazioni già concesse, dichiarandole definitivamente decadute in caso di risultati dubbi rilevati dal documento di Valutazione di impatto sanitario”.

“Sono 14 le realtà locali che a livello regionale stanno per subire lo stesso trattamento della zona est del comprensorio aquilano – preannuncia poi – Ed è per questo che sono al lavoro con la mia squadra, cercando punti di contatto anche con altri gruppi politici, per creare un quadro normativo regionale moderno e incisivo, di tutela della salute del cittadino”.

“Un quadro normativo che in definitiva, sia finalmente coerente con la politica delle buone prassi”, conclude.





MARCOZZI: “RISOLUZIONE NON BASTA, M5S PRESENTERA’ PROPOSTA DI LEGGE”

“Il Movimento Cinque Stelle Abruzzo ha accettato di presentare in consiglio la Risoluzione proposta da Pietrucci relativa alla produzione di energia elettrica alimentata a biomasse vegetali perché si ritiene doveroso dare voce alle istanze del territorio, ma sottolinea con fermezza che questo intervento è solo un preludio di quella che sarà la proposta di legge Cinque Stelle sull’argomento”, si legge nella nota dei grillini.

“La risoluzione che abbiamo permesso di portare in aula – spiega la capogruppo Sara Marcozzi – è un palliativo ma non risolve realmente il problema”.

“Vista la competenza regionale della materia il Movimento 5 stelle si riserva di presentare sulla questione una proposta di legge che dia vita a una vera normativa di controllo sulla proliferazione di questo genere di centrali – prosegue – Solo una legge, infatti, può salvaguardare l’ambiente in materia di emissioni e lo sfruttamento del territorio per la produzione di biomasse”.

“Non possiamo sostituire le colture alimentari con quelle no-food per alimentazione delle centrali – sostiene il consigliere Gianluca Ranieri – È un non senso convertire un territorio che è un’ eccellenza nella produzione di alimenti vegetali con l’unico scopo di alimentare centrali elettriche mastodontiche che sono assolutamente in contrasto con l’ottica della sostenibilità”.

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