L'AQUILA – “Nell’animato dibattito sul fallimento delle quattro banche, continua ad essere tralasciata una questione per noi centrale: evitare che, attraverso pesanti pressioni commerciali, una classe manageriale irresponsabile costringa i lavoratori bancari a vendere prodotti tossici, al di là di ciò che impone la normativa”.
Lo dichiara il segretario generale dell’Ugl Credito, Piero Peretti, per il quale “sono del tutto fuori luogo e astratti dalla realtà i toni rassicuranti del presidente delle Good Bank, Roberto Nicastro, a fronte di un suicidio, un episodio intimidatorio con tanto di ordigno esplosivo, le proteste dei risparmiatori truffati che chiedono alle istituzioni coinvolte il ristoro del danno subito, le incertezze sull’operazione di vendita degli istituti. Se davvero si vuole individuare una soluzione concreta ed evitare che drammi del genere si ripetano in futuro – conclude – bisogna agire a monte, regolamentando in modo stringente le vendite allo sportello e facendo rispettare le norme esistenti”.
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