BANCA ETRURIA: RISPARMIATORI DI PIZZOLI AMMESSI PARTE CIVILE AL PROCESSO SUL CRAC

di Marco Signori

23 Novembre 2017 11:29

L'Aquila - Cronaca

L'AQUILA – Il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Arezzo, Giampiero Borraccia, ha ammesso sette risparmiatori clienti della filiale di Pizzoli (L'Aquila) di Banca Etruria come parti civili nel processo sul crac dell'istituto di credito, che vede indagati per bancarotta fraudolenta gli ex vertici della banca.

Lo apprende AbruzzoWeb dall'avvocato Vanna Pizzi, che difende i sette insieme ad altre centinaia di tutta Italia.





“Sono state sollevate una serie di eccezioni da parte delle difese degli indagati”, spiega, “ma l'abbiamo spuntata con grande soddisfazione, il pubblico ministero ci ha offerto un'ottima spalla per mantenere la nostra posizione che, a seguito delle varie imputazioni, ci consentirà di chiedere il risarcimento del danno patrimoniale e morale, quindi la restituzione del denaro investito andato perso a seguito della dichiarazione di liquidazione”.

I sette risparmiatori di Pizzoli hanno visto andare in fumo, complessivamente, circa 700 mila euro.

Una quarantina di risparmiatori beffati ha presidiato stamattina il palazzo di giustizia di Arezzo, tenuta a distanza dall'area di pertinenza dell'edificio da un cordone di protezione di polizia e carabinieri.





“Non siamo delinquenti, siamo sempre stati civili, questo cordone di sicurezza come in un processo per mafia è vergognoso”, ha detto uno di loro che espongono alcuni cartelli contro il decreto salvabanche, senza urlare slogan.

Tra i presenti anche Letizia Giorgianni, presidente dell'associazione Vittime salvabanche.

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