BALNEAZIONE PESCARA: 60 MILIONI PER OPERE, SOSPIRI, ”DOSSIER AL MINISTERO”

24 Febbraio 2020 16:18

Pescara - Cronaca

PESCARA – “Ci sono 60milioni di euro di opere pubbliche in corso di realizzazione o da cantierare, entro pochi mesi, che dovranno permetterci di certificare la balneabilità della riviera nord di Pescara. Giovedì prossimo, con il Comune di Pescara, porteremo a Roma il faldone con l’intero dossier documentale, fornendo al Ministero dell’Ambiente date, scadenze, progetti e garanzie. Pescara non può e non dovrà vivere mai più l’incubo degli effetti causati per cinque anni, dal 2014 al giugno 2019, dagli sversamenti in mare e nel fiume a ogni pioggia e su questo pretendiamo massima efficienza dall’Aca che gestisce le reti e i sottoservizi”. 

È il commento del presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri al termine della riunione odierna convocata in Comune sulla balneazione. 





Presenti il sindaco Carlo Masci, l’Ufficio comunale Ambiente con la dirigente Emilia Fino e il direttore generale Tommaso Vespasiano, il dirigente regionale Franco Gerardini, l’Aca con l’ingegner Lorenzo Livello, l’Ato e l’Arta di Pescara.

“All’ordine del giorno – ha spiegato il presidente Sospiri – c’era la necessità di fissare un punto fermo circa la situazione del mare pescarese in vista della prossima stagione balneare, ricordando che la prima ordinanza regionale che fotografa la qualità delle acque su tutta la costa viene firmata già nel mese di aprile. Sotto i riflettori, ovviamente, abbiamo posto la situazione del tratto di mare antistante il litorale nord, compreso tra la Madonnina e il punto di prelievo via Leopardi, che dallo scorso anno ha sostituito il punto di prelievo di via Balilla”. 

“Il primo dato acquisito è che la scorsa estate si è chiusa con ben cinque campionamenti eseguiti dall’Arta nel mese di agosto che hanno avuto esito positivo, certificando che la qualità dell’acqua era buona, ovvero balneabile. Su quel punto pesano però i risultati dei campionamenti effettuati nei cinque anni precedenti, quando, al contrario, la situazione è sempre stata fortemente negativa, e purtroppo tutti ricordiamo, in particolare, la stagione 2015 quando si verificò la rottura della condotta di via Raiale con il relativo sversamento in mare di milioni di litri di liquami, così come gli anni successivi, con gli sfiori traboccanti alle prime due gocce d’acqua”. 





“Da quegli episodi è arrivata la programmazione degli interventi, finanziati con fondi regionali MasterPlan, tesi a ripristinare la corretta gestione dei sottoservizi, con l’intercettazione di tutti gli scarichi abusivi esistenti non solo a Pescara, ma anche in provincia, scarichi che inevitabilmente hanno inficiato ogni anno la qualità delle acque del fiume e quindi del mare, sino alla progettazione delle opere del cosiddetto Parco Depurativo, che prevede, tra l’altro, la realizzazione delle vasche di prima pioggia e il potenziamento dello stesso depuratore di Pescara”. 

“A oggi – ha aggiunto – abbiamo contabilizzato 60milioni di euro di opere pubbliche che dovranno avere un peso nella valutazione della situazione pescarese, ovvero rappresentano la dimostrazione concreta dell’impegno profuso da tutte le Istituzioni, Regione, Comune di Pescara e Aca, sul ripristino delle condizioni di balneabilità di tutto il nostro litorale, che rappresenta la più grossa fetta dell’economia della nostra città. Parliamo di 60milioni di euro di opere in parte già realizzate nel corso degli ultimi mesi, e che hanno interessato gli impianti di depurazione di paesi come Lettomanoppello, Manoppello, Torre de’ Passeri, Cepagatti e Popoli dove mezzo impianto è già stato realizzato; in parte si tratta di opere imponenti in fase di cantierizzazione e che partiranno tra marzo e settembre 2020”. 

“A questo punto, entro mercoledì l’Aca dovrà completare l’intero dossier che dovrà documentare tale impegno, elencando tutte le opere già finite, ancora in corso e da aprire, con relativi costi, tempi e indicando anche gli effetti che ciascuno di essi produrrà sul fiume e sul mare, dunque andremo a dimostrare le attività messe in campo in meno di un anno per garantire la balneabilità dell’intero litorale – ha sottolineato – Giovedì andremo a discutere al Ministero dell’Ambiente il contenuto del dossier, con un unico obiettivo: poter certificare la balneabilità di tutto il nostro lungomare per l’imminente stagione estiva, aprendo subito una intensa campagna di informazione-comunicazione rivolta alla potenziale utenza per far sapere all’esterno dell’Abruzzo che il nostro mare è pulito, fruibile e che tutti possono venire a fare i propri tuffi a Pescara e a vivere le nostre spiagge”, ha concluso Sospiri.

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