I DATI DELLA RICERCA LE FONTI LEGAL; STIPENDI COMPLESSIVI INFERIORI ALLA MEDIA NAZIONALE, IL BENGODI IN VALLE D'AOSTA E LOMBARDIA

AVVOCATI IN ABRUZZO: DONNE GUADAGNANO QUASI LA META’ DEI COLLEGHI UOMINI

di Filippo Tronca

19 Giugno 2019 06:54

Regione - Cronaca

L'AQUILA – La discriminazione di genere riguarda anche la professione forense: in Abruzzo, come avviene del resto in tutte le altre regioni italiane, le donne avvocato continuano a guadagnare molto meno dei colleghi uomini. In media 19.569 euro, contro 34.585 euro l'anno. 

Ad attestare il triste fenomeno del ''gender salary gap'', anche nelle aule dei tribunali e negli studi legali, è una ricerca condotta da “Le fonti legal”, che ha spulciato i dati relativi alle dichiarazioni dei redditi del 2018. 

Dallo studio emerge, per la nostra regione, anche il fatto che i compensi, sia delle donne che degli uomini, sono inferiori alla media nazionale, che rispettivamente si attestano a 23.500 e 52.777 euro. 

In compenso il gap tra uomo e donna, pari al 52%, è inferiore alla media del 55,5%. 





La disparità di trattamento,  attesta la ricerca, si verifica anche nei grandi studi legali, il che non avrebbe una razionale giustificazione, visto che la preparazione professionale e i risultati ottenuti delle donne togate, in termini di cause vinte e qualità della prestazione, è pari se non superiore a quella degli uomini.

E tenuto conto che lontani sono i tempi del regno Borbonico, in cui, come scriveva Carlo Alianello, “pennaruli e pagliette”, ovvero la borghesia delle professioni, erano esclusivamente maschi. 

Oggi anche in Abruzzo, va poi osservato, il numero di uomini e donne avvocato pian piano si avvicina al pareggio. Il base ai dati del 2018 in Abruzzo esercitano complessivamente 5.777 avvocati, di cui 2.751 donne e 3026 uomini.

Ma se ci soffermiamo alla distribuzione per classi di età, si rileva che al di sotto dei cinquant’anni il genere femminile è quasi pari, ed anzi si appresta a superare dal punto di vista numerico, quello maschile. 

Per la cronaca paradiso delle parcelle è per le avvocato donna  la Valle d'Aosta, (39.634 euro l'anno), seguita da Lombardia (38.874) e Trentino Alto Adige (38.564). Dove si guadagna di meno è in Puglia (13.721), Basilicata (13.069) e Calabria (11.474).





Per quanto riguarda gli avvocati uomini il bengodi si localizza in Lombardia (97.719 euro), Trentino Alto Adige (80.400) e Lazio (64.716).

Regioni che è preferibile evitare per esercitare la professione sono invece ancora una volta Puglia (30.103 euro),  la Basilicata (29.525) e la Calabria (24.592). 

Tornando al ''gender salary gap'' nella fascia d’età 35-39 anni un uomo guadagna in media 35 mila euro, mentre la sua collega donna 21mila, con un divario del 40%.

Tale discriminazione pone le professioniste in situazioni di precarietà nel corso della loro carriera, ma ancor di più dopo il pensionamento, con un divario pensionistico di genere registrato in ragione del 36,6%. 

Inoltre, si osserva che la fascia d’età in cui le gravidanze sono più numerose è quella tra i 35 e i 39 anni: le donne avvocato, quindi, rimandano la maternità per molto tempo, complici la paura di perdere la propria scrivania e la preoccupazione legata a un reddito insufficiente.

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