AVEZZANO: PD CONTRO ORARIO INVERNALE TRENITALIA, ”SEMPRE PIU’ ISOLATI”

13 Dicembre 2018 16:40

L'Aquila - Cronaca

AVEZZANO – “Abbiamo constatato che il nuovo orario ferroviario invernale ripropone i tagli già effettuati. Ci sembra che si stia tornando indietro di decenni e decenni”. 

Così, in una nota, il Pd di Avezzano che interviene contro il nuovo orario invernale di Trenitalia.





“Per andare a Pescara da Avezzano bisogna partire la mattina presto, alle 7.13, e diventa difficile, se non impossibile poter ritornare la sera dopo le 17.15. Dopo questo orario, da Pescara, ben quattro treni terminano la corsa a Sulmona e nemmeno uno prosegue fino ad Avezzano. Sembra che l'isolamento della Marsica dalla costa adriatica sia stato raggiunto in pieno. Nessuno pretende la luna ma, che per andare dalla Marsica a Pescara e viceversa, occorra l’impiego di una intera giornata e la sera si può benissimo rimanere a Pescara e tornare il giorno dopo, ci sembra francamente una cosa incredibile”. 

“Per farla breve, c’è un treno che parte alle 12.55 da Avezzano per Sulmona con arrivo alle 14.06 e da Sulmona per Pescara ne parte un altro alle 14; pertanto non è possibile raggiungere la costa adriatica da Avezzano.  E’ davvero difficile ripristinare il treno delle 18.46 da Pescara per Roma Termini ed anche quello delle 09.45 da Avezzano per Pescara? In particolare, da Pescara dopo le 9.23 non c’è nessun treno diretto per Roma, escludendo tutta la fascia della prima parte della giornata,  mentre da Roma il primo treno diretto per Pescara parte alle 14.30. Praticamente da Roma non c’è nessun collegamento diretto mattutino per Pescara”. 





“In queste condizioni è facile intuire che prima o poi si porrà il problema della stessa permanenza della relazione ferroviaria Pescara – Roma allo stesso modo in cui anni fa fu soppressa la tratta ferroviaria Pescara – Sulmona – Castel di Sangro – Napoli. A questo punto sembrerebbe che Trenitalia stia lavorando scientificamente per indebolire la relazione Pescara –  Roma, lasciando in prospettiva le  tratte Avezzano –  Roma da un lato e Sulmona –  Pescara dall’altro, chiudendo la tratta centrale Sulmona-Avezzano, oggettivamente la più problematica. Per farlo dovrà dimostrare che  ci  sarà scarsa utenza tra Pescara e Roma (ma non è così, stando almeno alle statistiche) e, dunque, sceglie orari irrazionali, treni vecchi e lenti (pur avendo promesso i treni musicali ETR 425 “Jazz”, ATR 220 Tr “Swing”…), una diminuzione dell’offerta degli stessi per scoraggiare gli utenti a tutto beneficio della gomma mediante l’autostrada, che, però, ha avuto il più alto incremento tariffario d’Italia,  anche se sospeso fino al 31 dicembre 2018”. 

“Per rivitalizzare la linea ferroviaria Pescara – Roma e viceversa noi del Pd chiediamo a Trenitalia ed alla Regione Abruzzo un treno sperimentale non stop in 2 ore e 50 minuti con una fermata intermedia. Tutto questo viene detto in un momento in cui si parla di ZES (Zona Economica Speciale) trasversale intermodale Tirreno – Adriatico, che prevede l’uso e il potenziamento  dei tratti ferroviari in questione, a meno che non si vogliano utilizzare soltanto i tratti stradali e  autostradali con tutti i problemi che essi stanno creando”.

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