LA DENUNCIA: ''ESTINTORI NON FUNZIONANO'', SDP AVVIA INDAGINE. PEZZOPANE: ''SITUAZIONE ASSURDA''. MARSILIO: ''ARRIVA COMMISSARIO, PASSI AVANTI ANCHE SU PEF''

AUTO A FUOCO A24: IN 4 SALVI PER MIRACOLO, PROGETTO MESSA SICUREZZA VERSO SBLOCCO

2 Luglio 2019 09:46

Regione - Cronaca

L'AQUILA – Si sono salvate per miracolo le quattro persone che il 29 giugno scorso si trovavano all’interno dell’automobile, una Ford Vision, che ha preso fuoco sotto il traforo del Gran Sasso sull’A24.

In macchina, insieme al conducente e a suo padre c’erano i due figli dell’uomo, che fortunatamente non hanno riportato gravi danni, anche se “hanno avuto molta paura”. 

La famiglia era partita da Giulianova (Teramo).

Emergono dunque nuovi elementi sul “caso” del veicolo a fuoco e degli estintori non funzionanti all’interno della galleria del Gran Sasso, come denunciato in un video inviato ieri alla nostra redazione dal fratello dell’uomo che era alla guida dell’auto.

Nelle immagini si vede sullo sfondo la Ford in fiamme, mentre una persona, a diversi metri di distanza, cerca inutilmente di utilizzare due estintori: “La macchina sta bruciando e gli estintori non funzionano”. 

A parlare nel video è proprio il conducente della macchina che, con sangue freddo, “quando il suo mezzo ha preso fuoco ha pensato di recarsi nell’area più vicina per prendere gli estintori, provando a farli funzionare, poi, non riuscendoci, ha deciso di girare il video denuncia: un estintore proprio non ha funzionato e dal secondo è uscito poco più di un grammo di sostanza”, racconta il fratello dell’uomo. 





Intanto la società che gestisce la tratta, Strada dei Parchi, ha annunciato l'avvio di un'indagine interna. 

“La concessionaria sta verificando come sono andati i fatti nei dettagli. Ed ha avviato un’indagine. SdP sottolinea come l’incendio sia stato segnalato in tempo reale dai sensori, che hanno attivato la struttura antincendio. Struttura che fa capo alla sala controllo del Gran Sasso, dove operano due addetti che analizzano il traffico nelle 24 ore sugli oltre 250 monitor installati nelle due gallerie. Sabato al momento dell’allarme è stato subito bloccato con semaforo rosso il traffico in entrata alle gallerie, anche se diversi automobilisti lo hanno ignorato e hanno continuato ad entrare.  Al contempo, è stato avviato immediatamente il sistema di abbattimento dei fumi per mantenere alta la visibilità”, si legge in una nota della società concessionaria.

“I sensori di fumo dislocati lungo tutti i 20 km dei due trafori – spiegano da Sdp – hanno segnalato il pericolo d’incendio alla sala operativa del Gran Sasso, dove operano a turno due tecnici di SDP e che dispone di una serie di strumenti di intervento. Strumenti che prevedono strutture mobili dentro la galleria ma soprattutto due squadre di intervento rapido. Due squadre antincendio di Sdp, che si muovono con moto e con auto tecnologicamente attrezzate, e che operano anche loro 24 ore su 24. L’allarme lanciato dalla sala controllo di SdP viene inviato, in contemporanea, anche ai Vigili del Fuoco di L’Aquila e Teramo. Cosa che è avvenuta anche in questo caso. Sabato l’intervento della squadra antincendio di Sdp è bastato a domare rapidamente l’incendio dell’auto. Tanto che i Vigili del Fuoco al loro arrivo hanno provveduto al raffreddamento della carcassa che è stata immediatamente rimossa dagli addetti alla viabilità”.

Sull'episodio, ieri, è intervenuta anche Stefania Pezzopane, deputata Pd della Presidenza del Gruppo alla Camera, che in una nota ha spiegato: “Quanto avvenuto sull’A24 evidenzia quanto il tema della sicurezza sia diventato una vera e propria emergenza e che la situazione abbia ormai raggiunto livelli di estrema gravità. A testimoniarlo è il nuovo caso denunciato da un’automobilista in transito sull’Autostrada dei Parchi che ha cercato inutilmente di utilizzare due estintori, ‘non funzionanti’ secondo il suo racconto, per spegnere le fiamme che avevano avvolto l’automobile sotto il traforo del Gran Sasso. Erano davvero non funzionanti? E perché? Si può mantenere questo regime a una sola corsia in piena estate e con code chilometriche?”. 

“Quest’ultimo episodio, su cui sto presentando una interrogazione parlamentare urgente al ministro dei Trasporti, si inserisce in un quadro ancora molto delicato e non definito. Da una parte, abbiamo la vittoria della mobilitazione del territorio che ha costretto il ministro Danilo Toninelli a evitare agli automobilisti di Abruzzo e Lazio l’inaccettabile aumento dei pedaggi; dall’altra, resta però il buco nero della mancanza di un Piano economico finanziario certo per l’A24 e la mancanza della restituzione completa all’Abruzzo del pacchetto di risorse sulla sicurezza scippato dal governo gialloverde”, ha concluso la deputata.

Il tratto autostradale, gestito da Sdp, la holding dell'abruzzese Carlo Toto, nell'ultimo anno è stato al centro di un braccio di ferro tra la società concessionaria e il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per l'approvazione del nuovo Piano economico finanziario, scaduto da anni.

Si tratta di una misura che, almeno secondo le intenzioni, potrebbe tradursi in una diminuzione dei pedaggi per gli automobilisti, alle prese con il “caro pedaggi”.





Dal primo luglio, infatti, sarebbero dovuti scattare gli aumenti, fino al 20 per cento, ma dopo le serrate trattative tra Sdp, Mit e Mise, e la protesta portata avanti in questo anno e mezzo dai sindaci di Lazio e Abruzzo, le tariffe sono state congelate fino al primo settembre.

Sotto questo punto di vista passi in avanti vengono segnalati per l’approvazione del piano economico finanziario (Pef) tra il Ministero per le Infrastrutture e Trasporti e la concessionaria. 

Il prossimo 3 luglio nella riunione preparatoria della seduta ufficiale del Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) fissata per l’11 luglio prossimo, è stato inserito all’ordine del giorno lo strumento non rinnovato dal 2016, attraverso il quale passa la messa in sicurezza antisismica delle due autostrade e il controllo delle tariffe autostradali. 

Nei giorni scorsi nell’accordo per il rinnovo del congelamento delle tariffe che ha scongiurato il maxi aumento dei pedaggi di circa 20 per cento, è stato inserita proprio il via libera entro fine agosto al Pef, nuovo termine per far scattare l’aumento.

Si è detto fiducioso di una positiva conclusione della complessa vicenda il governatore abruzzese, Marco Marsilio: “mi auguro che ci siano buone notizie – ha sottolineato il presidente della Regione Abruzzo -. Già il fatto che la questione del Piano economico finanziario legato alle autostrade A24 e A25 venga inserito all’ordine del giorno dei lavori del Cipe, significa che qualche passo in avanti sia stato fatto”. 

Marsilio ha anche annunciato che è in arrivo la nomina del commissario che si dovrà occupare della messa in sicurezza dell'acquifero del Gran Sasso: “Mi risulta che Ministero e Governo si stiano adoperando per la sua nomina”. (a.c.p.)

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