VALENTINETTI CONTESTA GARA DELLA ASL AQUILANA, VUOLE APPALTO DIRETTO

AUTISMO: ARCIVESCOVO DI PESCARA AL TAR PER GESTIRE IL CENTRO, PROTESTA AL PAPA

13 Aprile 2016 13:14

Regione - Cronaca

L’AQUILA – Le iniziative e il sostegno all’autismo sembrano diventate oggetto di interesse e di affare: manovre che destano incredulità e sdegno e in cui è coinvolta anche la Chiesa, il cui comportamento è stato denunciato al Papa.

L'arcivescovo di Pescara, monsignor Tommaso Valentinetti, pretende per sé con affidamento diretto la gestione da 400 mila euro all’anno per 2 anni più 2 dei servizi psicoeducativi del Centro per adulti con autismo in apertura a Pratola Peligna (L’Aquila): a suo dire non serve alcuna gara pubblica, come invece ha fatto la Asl provinciale aquilana.

Come presidente della Fondazione Paolo VI, il presule ha infatti presentato un ricorso al Tribunale amministrativo regionale dell’Abruzzo contro l’Azienda sanitaria locale numero 1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila, chiedendo la revoca della gara per l’affidamento.

Per tutta risposta, l’associazione dei familiari Autismo Abruzzo Onlus ha scritto addirittura a Papa Francesco, per informarlo dell’incredibile vicenda: “Niente affari sulla pelle delle persone con autismo”, sono sbottati i genitori.

Un settore, quello dell’autismo, molto delicato che ha già visto scontrarsi due assessori regionali, con la “invasione di campo” di Donato Di Matteo nelle deleghe di Silvio Paolucci nella stesura della revisione della legge regionale sull’autismo: un fatto che ha creato un incidente diplomatico non ancora ricucito.

Questo considerando che, secondo quanto si è appreso, Di Matteo e soci vorrebbero trasferire a Pescara il centro di riferimento regionale che è all’Aquila, dove svolge un’attività la cui efficacia è riconosciuta anche da famiglie provenienti da fuori regione.

La procedura europea contestata è stata bandita dalla delibera numero 2273 del 30 dicembre 2015 firmata dal direttore generale uscente, Giancarlo Silveri, agli ultimi atti prima del suo addio di fine anno.





Valentinetti ha agito nel ricorso insieme a un’altra Fondazione privata del vastese, “Il Cireneo”, presieduta da Germana Sorge, ente che, secondo quanto si è appreso, è molto vicino agli ambienti ecclesiastici e in particolare a monsignor Bruno Forte, arcivescovo di Chieti-Vasto.

I ricorrenti, assistiti dall’avvocato Tommaso Marchese di Pescara, legale storico dell’ospedalità privata abruzzese, e dalla collega Alessandra Rulli, contestano alla Asl l’utilizzo in quota pubblica dei posti di riabilitazione, rivendicando, invece, un loro presunto diritto in quanto privati accreditati.

In particolare, nel ricorso le due fondazioni si dicono “titolari di una specifica posizione concessoria e contrattuale, con la Regione Abruzzo e il servizio sanitario”, per l’erogazione, in regime di ‘accreditamento’, di prestazioni sanitarie riabilitative”.

Sempre da quanto appreso, ambienti amministrativi aziendali ritengono il ricorso privo di fondamento, tanto che la gara non è stata neanche sospesa, essendo palese, secondo queste fonti, che la Asl abbia pieno titolo a coprire, con proprie risorse pubbliche, le esigenze riabilitative.

La gara, infatti, non si riferisce alla totale gestione sanitaria della struttura, ma ai soli servizi psicoeducativi, mentre le due Fondazioni private pretendono che sia un loro diritto vedersi assegnata l’intera gestione, compresa la direzione sanitaria, senza svolgimento di gara.

Il dipartimento di Salute mentale della Asl aquilana, diretto dal dottor Vittorio Sconci, ha da tempo individuato a Pratola Peligna la struttura adeguata per la realizzazione di un centro diurno per autistici adulti da 20 posti, e di una residenza psichiatrica da 10, utilizzando i posti di riabilitazione assegnati alla Asl dal piano regionale.

I lavori di ristrutturazione e messa a norma della struttura sono stati regolarmente appaltati e conclusi da circa 6 mesi ed è in corso la gara per l’aggiudicazione della gestione dei servizi.

Per quanto riguarda il centro autismo, il modello organizzativo prevede che la Asl assicuri il coordinamento sanitario della struttura attraverso le professionalità del dipartimento di Salute mentale e la supervisione del Centro di riferimento per l’autismo, che è un’unità operativa dipartimentale, quindi un reparto ospedaliero, diretto dal professor Marco Valenti.





L’apertura del centro autismo è richiesta con forza da molti anni dalle famiglie dell’area peligna, che hanno sofferto da sempre la carenza di servizi in questo settore, ed è sostenuta anche dalle autorità locali, in particolare dal sindaco di Pratola Peligna e presidente della Provincia dell’Aquila, Antonio De Crescentiis.

Tra l’altro molti hanno ricordato che proprio la Fondazione Il Cireneo, a dicembre 2013, ha annunciato la chiusura immediata del centro aquilano che aveva in gestione, costringendo, nei fatti, la Asl a trovare in meno di un mese la soluzione al problema con un nuovo modello organizzativo.

Il ricorso ha gettato nello sconforto le famiglie interessate, che temono ulteriori rinvii e lungaggini, legate in questo caso alla pretesa di due fondazioni private, per giunta una religiosa e presieduta da un presule.

Il presidente dell’associazione Autismo Abruzzo Onlus, Dario Verzulli, ha annunciato una lettera al superiore dell’arcivescovo, insomma al Pontefice, ritenendo inammissibile che “un pastore si dedichi ad assicurare risorse a fondazioni private contro un servizio pubblico”.

“Santità – scrive Verzulli a Francesco – la supplichiamo di intervenire presso il titolare della Diocesi di Pescara perché sia evitata qualunque speculazione sulla pelle e sulle vite di ragazzi con autismo e sulle loro famiglie”.

Questa vicenda fa seguito alla polemica segnalata da AbruzzoWeb sempre in fatto di servizi per l’autismo, che ha visto come protagonista l’assessore regionale alle Opere pubbliche Donato Di Matteo, attivissimo nell’indire un tavolo tecnico sull’autismo fuori dalle sue deleghe di competenza come assessore regionale.

Una mossa che potrebbe essere vista nell’ottica di ridimensionare il Centro autismo dell’Aquila, cosa che sempre da quanto appreso ha irritato non poco l’assessore alla Sanità Silvio Paolucci.

Di Matteo è di Pescara, sede della Fondazione Paolo VI, e in occasione della giornata mondiale sull’autismo era a Vasto proprio presso la sede della Fondazione Cireneo. (alb.or.)

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