ASL PESCARA: PD, ”RIMOZIONE DI MANCINI UN PROVVEDIMENTO VIOLENTO”

19 Settembre 2019 17:17

Pescara -

PESCARA – “Nomine, nomine, nomine. La rimozione di Armando Mancini dal vertice della Asl di Pescara con modalità così violente, è la riprova del fatto che questa amministrazione regionale aggredisce con determinazione solo le poltrone e non i problemi degli abruzzesi”.

Così il capogruppo e il consigliere regionale Pd Silvio Paolucci e Antonio Blasioli, sull’atto dell’esecutivo che pone fine al mandato del manager pescarese.





“In questi mesi gli unici risultati concreti prodotti dalla maggioranza di centrodestra non sono a vantaggio della comunità, ma riguardano la lottizzazione delle nomine – riprendono i due consiglieri – Hanno fatto di tutto per designare tutti e quattro i direttori Asl, poco importa che questo sia costato mesi di lavoro e attese e spreco di risorse pubbliche, come attesta l’aumento degli stipendi dei designati, a bando chiuso e domande pervenute”.

“Dopo essersi occupati di Chieti e l’Aquila e aver creato le condizioni per nominare su Teramo, era Pescara l’obiettivo che mancava. Infatti Mancini è stato un bersaglio, non importa il valore del lavoro che in questi anni lui ha svolto alla guida della Asl, un lavoro imponente compiuto con rigore e competenza. Una competenza riscontrabile dai fatti: il Ministero della Salute nell’ultima rilevazione ha certificato il raggiungimento di 207 punti Lea per la Regione Abruzzo targata centrosinistra; suo il merito anche del lavoro per raggiungere l’avanzo economico della Asl”. 





“Rammentiamo, inoltre – aggiungono -, che la Provincia di Pescara da una ricerca de Il Sole 24 ore sull’indice di salute, si è posizionata seconda dopo quella di Bolzano, toccando livelli mai raggiunti prima. Ciò non significa che non ci fosse ancora da fare, ma sull’onestà e la competenza di Mancini si doveva far affidamento almeno fino alla scadenza del suo mandato. A lui va il nostro grazie, la nostra piena solidarietà e la convinzione che la sua classe di certo vince l’arroganza con cui si vede rimosso.

“La delibera che la Giunta regionale ha approvato oggi esprime una chiara volontà politica e dà la precisa misura di cosa rappresenti la sanità per questa destra: occupazione del potere e basta. Questo ci spinge sempre più a invitare la Giunta Marsilio a concentrarsi maggiormente sul miglioramento delle prestazioni da erogare in favore dei cittadini, più che sulle poltrone, perché questa logica non paga e su Pescara potrebbe aprire anche contenziosi che si ripercuoterebbero ancora una volta sui tempi, sui servizi sanitari e sulle tasche degli abruzzesi”, concludono Paolucci e Blasioli.

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