ASL L’AQUILA: AL COMITATO DEI SINDACI LA SFIDA CIALENTE-SILVERI, CON PAOLUCCI?

di Berardino Santilli

6 Agosto 2014 08:33

L'Aquila -

L’AQUILA – Potrebbe essere una riunione allargata a “ospiti” eccellenti, quella, in programma oggi, del Comitato ristretto dei sindaci della provincia dell’Aquila, competente in materia di sanità.

Il primo cittadino dell’Aquila, Massimo Cialente, infatti, ha invitato anche l’assessore regionale alla Sanità Silvio Paolucci e il direttore generale della Asl Avezzano-Sulmona- L’Aquila, Giancarlo Silveri, a prendere parte ai lavori. Anche se nessuno dei due ha ancora confermato la presenza.

Il confronto cade in un momento di forte contrapposizione e polemica tra il Pd aquilano, in primis Cialente e la senatrice Stefania Pezzopane, e lo stesso Silveri, il quale è stato attaccato più volte dai due esponenti dei democrat che ne hanno chiesto le dimissioni, ritenendo insoddisfacente la sua azione.





C’è da sottolineare che, lo scorso anno, Silveri è stato confermato dall’allora presidente della Giunta regionale, Gianni Chiodi, alla guida della Asl provinciale fino al 2018 e che il direttore generale di una Asl non è soggetto alla legge dello spoil system quindi non può essere rimosso con la motivazione del cambio di colore politico dell’amministrazione da centrodestra a centrosinistra.

La riunione di oggi si annuncia infuocata soprattutto perché, almeno stando alle dichiarazioni di questi giorni, Cialente si presenta in netta minoranza rispetto alla posizione critica nei confronti di Silveri: i primi cittadini che fanno parte del comitato ristretto, il sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, di Sulmona, Giuseppe Ranalli, di Castel di Sangro, Umberto Murolo, e del Comune di Barisciano, rappresentato dal vice sindaco, Giuseppe Calvisi, non si sono mostrati d’accordo con l’invettiva cialentiana contro il direttore generale.

Invettiva basata anche su dati sulla mobilità attiva e passiva, caratterizzata da ben due blitz che dovevano rimanere segreti ma sono stati poi entrambi scoperti all’ospedale dell’Aquila, che hanno coinvolto lo stesso presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, e lo stesso assessore Paolucci.

Cialente ha chiesto spesso di discutere sui dati, e dalle ultime statistiche la Asl numero 1 si è piazzata settima nella classifica nazionale per virtù nella mobilità: il rapporto tra la percentuale di persone che per curarsi vanno fuori e quelle che arrivano è infatti positivo, con rispettivamente il 14,8% e il 19,8%.





In particolare, i sindaci di Avezzano, Sulmona e Castel di Sangro hanno stigmatizzato “lo strapotere decisionale aquilano sulle vicende legate alla sanità, alla Asl, agli ospedali e alle sorti del management della prima azienda sanitaria della regione”, con Di Pangrazio che ha parlato di “scelte arbitrarie non condivise”, sottolineando che preferisce “l’usato sicuro” e che la conferma di un manager non può dipendere solo dal Pd aquilano”.

La politica aquilana, soprattutto il centrosinistra con Cialente e la Pezzopane, secondo i sindaci che compongono il Comitato ristretto della Asl, ha avviato consultazioni e ha di fatto messo in atto linee guida che favorirebbero il territorio del capoluogo a discapito di più zone, senza confrontarsi con le altre aree del territorio, quelle che numericamente contano.

Il pronunciamento potrebbe segnare una bocciatura per Cialente: non a caso, all’ordine del giorno c’è il parere sul bilancio della Asl e sull’operato di Silveri.

Si tratta di un giudizio consultivo destinato, però, a incidere sulla verifica della Giunta regionale, che avrà la durata tecnica di 3 mesi, e che cade a 18 mesi dal rinnovo del mandato. Al pronunciamento della Giunta, che si basa su parametri tecnici, è legato il destino di Silveri

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