PESCARA – Erano probabilmente destinate a essere utilizzate in un assalto a un portavalori le armi trovate in un furgone ieri in via Giovannucci a Pescara.
Il mezzo era stato rubato qualche giorno fa a Martinsicuro (Teramo).
I carabinieri della Compagnia di Pescara, coordinati dal capitano Claudio Scarponi, non tralasciano alcuna ipotesi. Nel furgone c'erano 2 Ak 47 Kalashnikov con caricatori da 30 colpi inseriti, un fucile a pompa e 4 cartucce calibro 12 inserite, una pistola “Glock” con matricola abrasa con caricatore inserito e contenente 15 cartucce 9×21 Gfl, 2 giubbini antiproiettile privi di etichetta, 2 passamontagna, un paio di guanti da cantiere, un paio di pantaloni acetati, 2 fascette da idraulico, una tanica di benzina da 5 litri e una miccia artigianale.
Tutte le armi, con matricola abrasa, erano regolarmente funzionanti e pronte all'uso.
“Nell'ultimo periodo a Pescara – ha detto il comandante provinciale dell'Arma, Paolo Piccinelli – sono avvenuti fatti cui le forze dell'ordine hanno risposto prontamente. La nostra presenza sul territorio è attiva”.
Piccinelli ha sottolineato la sinergia tra forze dell'ordine e istituti di vigilanza privata. “Una collaborazione che porta a un interscambio continuo di informazioni e che ha dato nel tempo risultati. È sempre importante, poi, la collaborazione dei cittadini. Il nostro obiettivo è prevenire e reprimere, ma l'aiuto della gente è fondamentale”.
Piccinelli ha concluso dicendo che “nel Pescarese non si è registrato un aumento dei reati, come confermano i numeri. È accaduto solo che, nel giro di poche settimane, si siano verificati diversi fatti criminosi”.
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