ARIT: STATO DI AGITAZIONE, MARCOZZI, ”INNOVAZIONE IN ABRUZZO UN MIRAGGIO”

25 Settembre 2018 16:32

Regione - Cronaca

TORTORETO – Proclamato lo stato di agitazione del personale dipendente dell'Arit (Agenzia regionale per l'informatica e la telematica). Ad annunciarlo i segretari di Cgil e Fp Cgil Abruzzo Carmine Ranieri e Paola Puglielli. Una decisione “necessaria” a causa del perdurare della “grave situazione di incertezza economica dei lavoratori, aggravata dal silenzio di Regione Abruzzo, nonostante le numerose missive inviate all’Ente dai rappresentanti sindacali”. 

Questa mattina, all'assemblea tenuta dai dipendenti, che si è svolta nella sede di Tortoreto (Teramo), hanno partecipato il consigliere regionale candidato del M5S per la Presidenza della Regione Abruzzo, Sara Marcozzi, e il deputato M5S Antonio Zennaro.

“Sarà mia premura, in questi giorni, interrogare i vari commissari che si sono succeduti nella gestione dell’Arit, per sapere quanto è stato fatto e quali risultati si sono raggiunti”, ha affermato Marcozzi.

“La motivazione di tale decisione – scrivono nella nota i sindacati –  è il mancato riscontro alle richieste di parte sindacale relativamente alle questioni afferenti il personale dipendente ed in particolare: in data del 15 maggio 2018 hanno chiesto un incontro all’Assessore al Bilancio della regione Abruzzo per analizzare, alla luce della nomina di due Commissari dell’Agenzia, la situazione dell’Agenzia stessa, nonché per l’approfondimento di aspetti riguardanti la sostenibilità economico finanziaria dell’Ente, ritenendo il finanziamento regionale previsto dalla legge finanziaria della Regione Abruzzo insufficiente per la copertura degli stipendi. Nella riunione con l’Assessore a maggio 2018 ai rappresentanti sindacali richiedenti non è stato sottoposto alcun atto di riorganizzazione dell’Agenzia. In quella sede l’Assessore si era reso disponibile, nell’ambito delle proprie competenze, al reperimento delle risorse per la coperture finanziaria occorrente per il pagamento degli stipendi ai dipendenti dell’Agenzia e per garantire il minimo di operatività per lo svolgimento del lavoro istituzionale”. 





“Il giorno 24 maggio 2018 – aggiungono – è stata approvata la delibera di Giunta 349 che oltre a stabilire una riorganizzazione dell’Ente ai sensi dell’articolo 3 comma 3 della legge regionale 34/2016 investe l’Agenzia nella sua interezza, stante il richiamo espresso all’articolo 19 della legge regionale 25/2000 e di conseguenza 'L'articolazione e la struttura organizzativa e funzionale dell'Agenzia è definita dal regolamento di cui al successivo articolo 19' come previsto dall’articolo 16 della legge stessa”. 

E ancora “In data 13 giugno 2018 hanno trasmesso una richiesta urgente di incontro al Presidente della Giunta regionale Abruzzo ed agli altri soggetti  altri coinvolti nell’adozione della deliberazione sottolineando: 'che la citata delibera interviene su materie per le quali le norme vigenti prevedono il confronto con le rappresentanze sindacali nelle forme previste, mentre invece codesto Ente non ha ritenuto di aprire nessuna interlocuzione con le organizzazioni sindacali omettendo addirittura di trasmettere informativa preventiva di merito'. A tale richiesta non è pervenuto alcun riscontro”.

“Gli incontri informali con i due Commissari, Arit/Aric – prosegue la nota -, non hanno prodotto risultati concreti se non quello di rinviare ad un successivo momento le comunicazioni de quo in primis la relazione del Commissario Arit, di cui ad oggi ci risulta sia scaduto l’incarico, circa il futuro dell’Agenzia per l’Informatica Abruzzese. Nessuna comunicazione nel merito del suddetto documento è pervenuta”.

“Il 26 giugno 2018 hanno inoltrato un comunicato stampa sulla questione reiterando la disponibilità all’avvio di un confronto con l’Ente regionale. Disponibilità anch’essa disattesa. Il 13 settembre 2018 hanno inviato una ulteriore richiesta di incontro urgente alla Regione Abruzzo esternando la preoccupazione circa la situazione economica finanziaria dell’Agenzia e le possibili ricadute sui dipendenti e sulle attività istituzionali. Nessuna risposta è giunta. Alla data odierna risulta che l’Agenzia ha un legale rappresentante”.

“I dipendenti – viene rimarcato – nel tempo hanno sempre chiesto di poter esercitare le proprie competenze affinché l’Agenzia potesse svolgere compiutamente il ruolo ad essa deputata nell’ambito delle politiche regionali sull'informatica mentre invece si trovano a pagare in continuazione disfunzioni e responsabilità che sicuramente non possono pesare sui lavorator. Negli anni l'Agenzia ha avuto più controllori (Crit, Sir, Ispezione del competente servizio quasi quotidiani, Direzione generale della Regione, tre commissari, Presidenza,  ……,) che personale dipendente. Il contesto attuale vede un panorama in cui non si ha certezza degli stipendi dei dipendenti, della sede di lavoro, della collocazione funzionale in relazione con la Regione Abruzzo”.





“Per concludere, le scriventi non sono state destinatarie di nessuna procedura di informazione e/o consultazione preventiva su atti di interesse sindacale, le richieste di avere risconti formali circa la situazione economica/finanziaria dell’Agenzia non hanno avuto riscontro e a ragione di ciò non hanno contezza circa i futuri assetti dell’Agenzia né tanto meno la certezza delle retribuzioni nel breve periodo e/o della disponibilità delle risorse per quanto attiene la gestione ordinaria dell’Agenzia. Quindi chiediamo il Signor Prefetto di attivare la procedura di raffreddamento e conciliazione delle controversie collettive convocando un incontro dedicato nel quale si chiede di voler prevedere la partecipazione di tutti gli interlocutori in indirizzo”, concludono i sindacati.

Per Marcozzi “La semplificazione della pubblica amministrazione e la qualità della vita passano anche attraverso la digitalizzazione. Nel 2018 è impossibile anche solo immaginare una Regione che non punti sull’innovazione tecnologica per la semplificazione della burocrazia che attanaglia cittadini ed imprese”. 

“Questa mattina – aggiunge – ho voluto ascoltare in prima persona le ragioni dei lavoratori un incontro importante alla luce della funzione determinante che l’Arit dovrebbe svolgere all’interno della Pubblica Amministrazione d’Abruzzo. L’Agenzia, infatti, potrebbe essere il cuore pulsante della macchina burocratica regionale, basti pensare che è preposta a gestire tutti i flussi di informazione di Regione Abruzzo e degli enti legati ad essa. L’Arit dovrebbe avere il compito di digitalizzare la pubblica amministrazione rendendo più efficaci le comunicazioni e di conseguenza la qualità della vita dei cittadini abruzzesi ogni qual volta abbiano a che fare con la burocrazia”. 

“Invece – continua Marcozzi – la Regione guidata da D’Alfonso, non è riuscita a garantire l’erogazione dei fondi necessari a coprire neanche il minimo dei costi fissi. Rendendo, di conseguenza, pura utopia qualsiasi investimento in ambito tecnologico e di innovazione. Stiamo parlando di un’Agenzia che ha un bilancio di circa 1milione 800 mila euro di costi. Di questi, 1150 mila euro riguardano la gestione del personale e circa 600 mila di spese fisse. L’Assenza di Regione Abruzzo rende lento tutto il processo di digitalizzazione e mette in affanno i lavoratori, che in alcuni casi sono stati costretti a comprarsi computer e accessori per svolgere le loro funzioni di tasca propria. Un vero paradosso. Oggi abbiamo constatato l’ennesimo fallimento della Regione a guida PD”. 

Alla preoccupazione della consigliera Marcozzi fa eco anche il Deputato M5S, Antonio Zennaro: “La situazione in cui si trova oggi l’Arit denota innanzitutto un atteggiamento di svalorizzazione delle risorse in house della Regione, una sorta di stillicidio ancora più grave se si considera il ruolo che l’ente dovrebbe avere nello sviluppo delle politiche regionali sull’informatica. Uno stato di incertezza verso il futuro che riguarda prima di tutto i lavoratori dipendenti e poi anche la gestione dell’informatizzazione sul territorio che non può essere assolutamente sottovalutato”.  

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