APPENNINO FERITO, LA STORIA DEI COMUNI TERREMOTATI DIGITALIZZATA SU WIKIPEDIA

17 Febbraio 2017 09:35

Italia -

MACERATA – Si chiama ''Wiki: AppeninoCentroItalia'', ed è un progetto per il popolamento informativo di un ecosistema digitale basato su Wikipedia che aiuti i centri terremotati dell'Appennino a risollevarsi.

Lo ha lanciato il dipartimento di Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo dell'Università di Macerata, con l'iniziativa “Appennino ferito”, una serie di eventi per favorire la conoscenza delle aree colpite dal sisma e dei problemi della prevenzione dal rischio sismico, della gestione dell'emergenza e del post-terremoto.

Il coordinamento è affidato a Pierluigi Feliciati, delegato del rettore Francesco Adornato per il sistema informativo d'ateneo e coordinatore di Wikimedia per le Marche.





A fianco delle iniziative degli enti locali, delle Soprintendenze e della Regione, il progetto vuole raccogliere le popolazioni, le scuole e gli istituti culturali attorno ad un obiettivo aperto, libero, di qualità, basato sul volontariato.

Con eventi sul territorio si cercherà di creare, aggiornare e migliorare le pagine di Wikipedia dedicate ai comuni dell'area, ai musei, alle biblioteche e archivi, ai monumenti, ai parchi, alle imprese storiche, alle specialità eno-gastronomiche, ai personaggi.

Inoltre, saranno lanciati progetti tematici per il recupero e la digitalizzazione della pubblicistica storica dedicata al territorio (su WikiSource), per la documentazione fotografica di luoghi, monumenti e opere d'arte (su WikiCommons) e per la redazione di brevi guide turistiche complete di informazioni sull'accoglienza (su WikiVoyage).

Quest'ultima attività sarà avviata con i tanti studenti dell'insegnamento di progettazione digitale per i beni culturali e il turismo di Unimc.





Un mini-sito web su Wikipedia darà conto dei soggetti man mano coinvolti, delle pagine e delle risorse create, da creare, del loro stato di completamento e degli eventi correlati. La prospettiva è però ''virale'', e si spera che il progetto sia via via esteso all'Umbria (Valnerina), al Lazio (Reatino) e all'Abruzzo (Teramano e Aquilano in particolare).

“Il nostro obiettivo – ha sottolineato Feliciati – è accendere un piccolo fuoco benefico e soffiarci sopra finché avremo fiato affinché prosegua nella direzione giusta''.

Tutti possono contribuire: diocesi, eruditi locali, piccole biblioteche, imprese, associazioni, responsabili dei presidi alimentari, giusto per fare qualche esempio.

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