APPALTI RICOSTRUZIONE: ”LA MAFIA NON C’E’ MA COMPORTAMENTI MAFIOSI SI”’

27 Luglio 2015 19:15

Regione - Cronaca

L’AQUILA – L’operazione della procura distrettuale antimafia dell’Aquila sugli appalti per la ricostruzione post terremoto ha fatto emergere “comportamenti mafiosi, anche se il fenomeno delle infiltrazioni della malavita organizzata è sotto controllo”.

Lo dicono gli investigatori che in conferenza stampa hanno illustrato gli elementi salienti dell’inchiesta che ha portato all’arresto ai domiciliari di cinque persone, tra cui un ex politico e quattro imprenditori.





Il comandante dei carabinieri del Noe (Nucleo operativo ecologico), generale Sergio Pascali, ha spiegato: “Si è in presenza di reati simili a quelli che si commettono nelle regioni a presenza mafiosa, nella speranza che in Abruzzo non ci siano insediamenti delle mafie”.

Il vice comandante dei Carabinieri del Ros, colonnello Roberto Pugnetti, ha specificato che “in questa indagine non emerge la presenza di criminalità organizzata, ma comportamenti di tipo mafioso, come garantire l’omertà da parte di una persona indagata”.





Riguardo alla posizione dell’ex consigliere comunale delegato ai puntellamenti, Pierluigi Tancredi, il procuratore antimafia Fausto Cardella ha detto: “L’accordo corruttivo si pretendeva che continuasse anche adesso, altrimenti la minaccia era di dire tutto quello che, indagato a quell’epoca, non aveva voluto dire”.

“E proprio per questo suo silenzio, se fossimo in un’altra zona d’Italia potremmo parlare di omertà, chiedeva di essere ancora pagato. Questa attività delittuosa doveva essere interrotta secondo i nostri doveri”, ha rilevato il procuratore.

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