APPALTI PILOTATI: IL GIUDICE, ”CORRUZIONE DILAGANTE IN TUTTE LE PROVINCE”

27 Settembre 2017 18:49

L'Aquila -

L’AQUILA – “Un sistema corruttivo endemico, originato dalla presenza in molteplici enti pubblici nel territorio regionale di amministratori o funzionari inclini a fare mercimonio dei pubblici affidamenti con metodi delinquenziali e consuetudinari, a spregio delle più elementari norme che dovrebbero regolare il buon andamento della pubblica amministrazione”.

Sono le dure parole che il Gip del tribunale di Avezzano (L’Aquila) Francesca Proietti, scrive nell’ordinanza di custodia cautelare relativa alla operazione “master list” della procura della Repubblica di Avezzano con 7 arresti ai domiciliari tra amministratori pubblici, funzionari, tecnici e imprenditori delle quattro province abruzzesi, eseguiti stamani dalla squadra Mobile dell'Aquila che conduce le indagini.





Il magistrato, nelle sue conclusioni,fa sua la relazione finale della polizia giudiziaria e definisce il quadro “sconfortante”.

La polizia e il giudice parlano di “malcostume dilagante, nella gestione e affidamento degli appalti pubblici in tutta la regione, che ha raggiunto livelli di guardia preoccupanti, tant’è che nessuna provincia può considerarsi immune da tali pratiche corruttive”, nelle quali “spesso le ditte vengono messe a conoscenza dai pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio di notizie che dovrebbero restare segrete”.

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