AGRICOLTURA: FEBBO A LOLLI, ”VECCHIO PSR FATTO DA VERTICELLI, NON DA ME”

29 Marzo 2018 12:48

Regione - Politica

L'AQUILA – “Spiace dover constatare che un politico e amministratore di lungo corso come Giovanni Lolli si sia avventurato in una difesa d’ufficio dell'operato di un suo collega di Giunta indifendibile visti i disastri da lui attuati, certificati sia dal Ministero Economia e Finanza che da altri suoi colleghi di Giunta come Donato Di Matteo e Andrea Gerosolimo e se vuole gli fornisco il deregistrato di alcuni apprezzamenti rivolti da consiglieri di maggioranza”.





Lo dice in una nota Mauro Febbo, consigliere regionale di Forza Italia.

“Al vice presidente Lolli, forse troppo impegnato dalle sue deleghe, tra cui quella al lavoro, che lo costringono ad affrontare le numerosissime crisi aziendali del nostro Abruzzo (altro che i 53.000 fantaposti in più), ma di cui ad oggi non raccogliamo alcun risultato purtroppo, basta vedere il caso della Honeywell o dalla carriera Burgo di Chieti Scalo dove con il suo compagno, l’ing. Merlino, per anni ha illuso lavoratori su una ipotetica riconversione con i vari Magalò 2  e 3, va ricordato che il Psr 2007-2013 lo ha scritto il suo compagno di partito (Ds), Marco Verticelli, componente della Giunta Del Turco allora impegnata in altre faccende affacendate (e mi fermo qui per carità di Dio) e per ben 3 anni (2007, 2008 e 2009) non ha messo in bilancio un solo euro per far partire il Psr. Dopo soli 100 giorni dal nostro insediamento è arrivato quello che lui e tutti ricordiamo bene, il terremoto del 6 aprile 2009: in quella circostanza il mio governo regionale ha pagato regolarmente gli stipendi ai dipendenti regionali il 27 aprile 2009 nonostante gli stessi fossero chiusi nelle roulotte; mentre il suo governo regionale per la prima volta nella storia della Regione, dopo ben 46 anni, li ha pagati in ritardo (con il silenzio assordante dei sindacati!). Grazie a Berlusconi e al mio amico, l’allora ministro Luca Zaia, il 3 maggio 2009 sono arrivati dal Governo 53 milioni di euro, ovvero i soldi che dovevano essere a carico della Regione. E mi fermo qui con i confronti tra noi e loro sulla gestione post terremoti”.





“Da allora – prosegue Febbo – è cominciata una lunga rincorsa nel cercare di recuperare il tempo perso attuando anche modifiche ad un Psr che finanziava solo gli amici degli amici, cioè solo qualche grande Cooperativa rossa, così come l'attuale (e lo capiremo fra qualche giorno quando verranno pubblicate le graduatorie dei bandi 4.1 e 4.2) e soprattutto a dare sviluppo al nostro sistema rurale. I risultati? 1.259 nuovi primi insediamenti (giovani), nella spesa, nella graduatoria nazionale, siamo saliti dal penultimo posto al 4°, siamo stati l'unica regione, non d'Italia bensì d' Europa, ad aver ottenuto nella nuova programmazione 2014 – 2020 maggiori finanziamenti per un ammontare di ben 50 milioni di euro passando da 382 a 432 milioni  Questi i fatti e non le chiacchiere di Luciano D’Alfonso, Lolli e Dino Pepe. Questi risultati sono stati raggiunti grazie all'apporto fattivo e collaborativo delle tante  professionalità presenti nella Direzione Agricoltura che invece in questi 4 anni di Governo D'Alfonso & Compagni sono stati mortificati e umiliati da una riorganizzazione senza senso e senza criterio voluta dai vertici della Direzione, sostenuta e difesa dall'assessore. Il mondo agricolo – conclude Febbo – lo sa benissimo, così come lo sanno gli abruzzesi che il 4 marzo li hanno puniti e certamente non può essere Lolli a rimediare o indicare priorità, il tempo è scaduto”.

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