AL VICE PARROCO DI PETTINO VERRANNO SOTTOPOSTE FOTO DELL'UOMO CHE SABATO FUORI DA CENTRO ABITATO FONTECCHIO LO HA BLOCCATO, PICCHIATO E MINACCIATO DOPO AVERLO SCAMBIATO PER L'AMANTE DELLA MOGLIE. SCATTERA' DENUNCIA E NON ARRESTO

AGGRESSIONE DON PINO, SOLUZIONE VICINA INDIVIDUATO DA CC, OGGI RICONOSCIMENTO?

28 Gennaio 2020 11:14

L'Aquila - Cronaca

L'AQUILA – I carabinieri di Sulmona avrebbero individuato l’uomo che nella serata di sabato fuori dal centro abitato di Fontecchio, comune ad una trentina di chilometri dall’Aquila, avrebbe aggredito, insultato e picchiato il vice parroco della chiesa aquilana di Pettino don Pino Del Vecchio, dopo averlo scambiato per l’amante della moglie. 

La denuncia nei confronti del presunto responsabile del grave fatto non è ancora scattata perché, secondo quanto si è appreso, tra oggi e domani, a don Pino verrà riconvocato per l visione delle foto dell’uomo che avrebbe agito in uno stato compulsivo, al fine di avere il riconoscimento ufficiale: questo per fugare ogni dubbio dal momento l’aggressione è avvenuta per strada in una zona buia. 

I militari sono risaliti all’uomo che abiterebbe a Fontecchio e non sarebbe nuovo a situazioni del genere, attraverso la testimonianza, soprattutto il numero della targa dell’auto, fornita dal prete che è rimasto in balia dell’aggressore per 40 minuti di autentico terrore.





A condurre le indagini sono i carabinieri del capoluogo pelino guidati dal capitano Dino Guida, per competenza territoriale. 

L’increscioso episodio è maturato sabato intorno alle 19 quando il sacerdote, economo della Curia aquilana e molto conosciuto e stimato in città, mentre con la sua auto si dirigeva al convento dei frati di San Francesco a Castelvecchio Subequo è stato bloccato da un’altra auto e costretto a fermarsi.

Da lì è cominciato l’incubo durato circa 40 minuti nel corso dei quali il vice parroco di Pettino, è stato minacciato più volte di morte, percosso, picchiato al volto, mentre l’aggressore gli sequestrava il telefonino per controllare messaggi con la moglie e lo accusava di averlo visto uscire dalla sua casa. 

A nulla è valsa la difesa del sacerdote che ha negato la relazione extraconiugale senza essere creduto.





Il “sequestro” è terminato quando alcune auto si sono fermate di fronte alle richieste di aiuto del sacerdote anche se a dare l’allarme ai carabinieri sono stati i frati ai quali don Pino ha riposto quando, recuperato il telefono, è riuscito a rispondere.

Don Pino è stato trasportato in ospedale all’Aquila dal 118 dove è stato medicato e giudicato guaribile in cinque giorni. 

Domenica mattina la denuncia, molto dettagliata.

Secondo quanto si è appreso, non scatterebbe l’arresto per il presunto aggressore. A don Pino è arrivata la solidarietà del clero e dei fedeli. (b.s.)

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