AEROPORTO L’AQUILA: CIALENTE, ”NON MI PENTO DEI FONDI A XPRESS MA CONTROLLARE”

21 Ottobre 2014 14:40

L'Aquila - Politica

L’AQUILA – “Non sono pentito di aver assegnato soldi pubblici all’Aeroporto dei Parchi dopo questa nuova inchiesta giudiziaria, assolutamente no, lo scalo non dipende da quel terreno. Certo è chiaro che le cose bisogna farle secondo le regole”.

Così il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, di ritorno dal vertice a Roma con il vice segretario del Partito democratico, Lorenzo Guerini, commenta l’ennesima tegola giudiziaria che ha travolto l’aeroporto cittadino, oggetto di un tentativo di trasformazione in scalo commerciale fin qui fallito con l’amministrazione comunale tra i sostenitori più convinti.





L’inchiesta giudiziaria ha portato alla scoperta di un terreno di 20 mila metri quadrati riempito con macerie del sisma e terra di scavo, definito “discarica abusiva” dagli inquirenti, con 6 persone indagate tra cui i vertici della società calabrese Xpress, che gestisce la struttura.

“La questione non è se io debba ancora fidarmi o meno della Xpress, che ha vinto una gara. Spero piuttosto che abbia stipulato un contratto serio per la fornitura delle macerie – afferma il sindaco – Quello che dovrà emergere dagli atti è se era specificato o meno che la fornitura dovesse venire dalla raccolta delle macerie e in che modo sarebbero state trattate”.

Cialente fa un altro esempio, “anche noi abbiamo utilizzato macerie del sisma, trattate appositamente, per rialzare di un metro il campo di rugby in sintetico di Centi Colella, che era a rischio esondazione. Ma lì la situazione era nota”.





In tal senso, rivendica il sindaco, “bisogna porre un problema generale molto serio, cioè che sulle macerie private non c’è controllo. La raccolta più veloce e sicura delle macerie è stata quella dell’Asm (la municipalizzata del Comune aquilano, ndr), l’unica dov’erano presenti costantemente Arta, Asl e Forestale per controllare”.

Su quelle private, invece, fa notare il primo cittadino, “continuo ad avere preoccupazioni perché dovrebbe esserci il Gps per tracciarle ma alle demolizioni a cui assisto non ho visto controlli e quando ho chiesto mi si è detto che è molto difficile farli”.

“Ho massima fiducia negli accertamenti della magistratura, come al solito sono assolutamente garantista ma è bene si faccia chiarezza”, conclude.

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