L’AQUILA – Salgono a tre le inchieste legate al discusso Aeroporto dell’Aquila di Preturo.
Oltre alla Polizia di Stato, in un separato filone stanno indagando anche i Carabinieri, prendendo in esame in particolare la gara di affidamento della gestione dello scalo vinta dalla società calabrese Xpress.
C’è infine un terzo procedimento della Guardia di finanza che, però, sta svolgendo semplici accertamenti e non indagini di polizia giudiziaria.
Per quanto concerne il filone della gara, spuntano già i nomi dei primi indagati, i quali, tuttavia, non hanno ancora ricevuto gli avvisi di garanzia e in molti casi sono all’oscuro delle indagini che li riguardano. (alb.or.)
UNA VICENDA TORMENTATA
Lo scalo di Preturo è gestito dalla società privata Xpress che ha vinto un bando lanciato dal Comune capoluogo: sul piano di sviluppo privato che vede l’amministrazione comunale in prima fila, da mesi sono divampate polemiche e scontri, recentemente la procura della Repubblica aquilana ha aperto un’inchiesta.
Nei mesi scorsi ci sono state forti divergenze anche con l’Ente nazionale dell’aviazione civile: l’inaugurazione del nuovo corso dello scalo era stata fissata per il 29 settembre 2013, ma era stata messa in bilico e poi cancellata da un’improvvisa lettera all’Enac per chiedere lumi sui dati tecnici e sulla copertura finanziaria, firmata dal capo di gabinetto del ministro Lupi, Giacomo Aiello.
La certificazione Enac per i voli commerciali è arrivata il 25 ottobre 2013. Il 19 dicembre successivo il primo volo, un Ciampino-L’Aquila con 22 passeggeri.
Intanto i problemi e le polemiche non mancano: non c’è a oggi una compagnia che ritenga sostenibili tratte di linea dal “Giuliana Tamburro”, i 60 lavoratori sono stati licenziati quasi per metà, la Regione ha bloccato i fondi del bando “Lavorare in Abruzzo 3” per finanziare proprio quelle assunzioni, ci sono forti dubbi sul centro commerciale che dovrebbe sorgere nella zona.
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