AEROPORTO: ALLA SAGA ARRIVA PAOLINI, FEBBO, ”TORNIAMO A NOMINE POLITICHE”

30 Aprile 2018 12:56

Pescara - Politica

PESCARA – Enrico Paolini, ex vice presidente della Giunta regionale con delega al Turismo, è stato nominato dall'assemblea dei soci, convocata insolitamente alle 7 del mattino, presidente del nuovo consiglio di amministrazione della Saga, la società che gestisce l'aeroporto d'Abruzzo e di cui la Regione detiene la quasi totalità delle azioni.

Questa mattina, a Pescara, in Regione, la conferenza stampa di presentazione dei nuovi membri del Cda presieduta dal presidente della Giunta regionale, Luciano D'Alfonso.

Un incontro al quale hanno preso parte anche l'assessore al Bilancio, Silvio Paolucci, ed il presidente uscente del Cda Saga, Nicola Mattoscio.

Vice presidente è stato nominato l'imprenditore del settore alberghiero, Emilio Schirato, mentre i nuovi consiglieri saranno l'ex consigliere regionale, Antonella Bosco, e la funzionaria regionale del Dipartimento trasporti, Evelina D'Avolio.

Conferrmato nel Cda l'imprenditore dolciario Stefano Menozzi.

“Un rinnovamento – ha spiegato D'Alfonso – reso necessario dalla conclusione del mandato presieduto da Mattoscio. A lui ed alla sua squadra – ha proseguito – va il mio ringraziamento per aver portato avanti il risanamento economico-finanziario dell'organo e della persona giuridica della Saga come si evince dall'odierna approvazione degli atti contabili di gestione”.





Il presidente della Giunta ha fatto anche notare che, “per la prima volta, nell'arco degli ultimi tre anni, si registra un utile netto di esercizio oltre a tangibili risultati di gestione che hanno la denominazione della connettività aerea che abbiamo saputo confermare. Mi riferisco – ha sottolineato – alla soluzione della crisi con Ryanair ed ai collegamenti che abbiamo saputo confermare”.

Riguardo al compenso per l'impegno dei consiglieri di amministrazione, D'Alfonso ha chiarito che “si tratterà di un ristoro prevalentemente morale in quanto abbiamo mantenuto l'onere economico all'interno dei 44 mila euro per tutte le figure”.

Una scelta che ricalca quella fatta, a suo tempo, dal “presidente uscente che ha operato in termini di assoluta gratuità”.

Ancora D'Alfonso: “Da questa nuova fase 3.0, mi aspetto il consolidamento dei risultati ed un ulteriore slancio verso nuove frontiere in termini di ulteriori destinazioni turistiche da raggiungere”.

Il punto di partenza, secondo D'Alfonso,è rappresentato dalla mole di finanziamenti per le infrastrutture che mai si è verificata nella storia dell'Aeroporto d'Abruzzo e culminerà nella concretizzazione della connettività del ferro. Così come il presidente ha rimarcato “la rinnovata collaborazione istituzionale con l'amministrazione comunale di San Giovanni Teatino e la piena sintonia con l'Enac”.

Infine, i numeri più significativi della passata gestione: tutti e tre gli esercizi finanziari chiusi in attivo con l'ultimo che ha fatto registrare quasi 400 mila euro di segno più, un volume di traffico passeggeri passato dai 556 mila del 2014, l'ultimo anno della vecchia governance, ai 668 mila del 2017 cui vanno aggiunti 2500 passeggeri in capo all'aviazione generale con una crescita relativa al 2017 del 16%.

Infine, dei 33 milioni euro destinati a vario titolo dalla Regione alla società Saga per l'ammodernamento ed il completamento infrastrutturale, emerge il dato di 13 milioni di euro di interventi già appaltati ed altri in corso di definizione.





FEBBO, “SIAMO TORNATI A NOMINE POLITICHE”

“Alla Saga va in scena un’operazione squisitamente politica con la quale vengono assegnate poltrone seguendo una logica da Prima Repubblica inserendo veri e propri funzionari di partito”.

Così in una nota il consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo.

“D’Alfonso ha bloccato di fatto la crescita dell’ente più strategico della Regione Abruzzo, ha gestito la Saga come fosse un circolo privato per amici del Partito democratico dove in quattro anni si sono succedute ben tre consigli d’amministrazioni con varie nomine e dimissioni senza mai pianificare e programmare una vera e propria operazione di sviluppo e di rilancio dello scalo aeroportuale regionale”.

“D’Alfonso – ricorda Febbo – all’inizio della sua legislatura, nel gennaio 2015, aveva lanciato per la Saga un Consiglio d’amministrazione tecnico e di alto profilo con Mattoscio presidente ed invece abbiamo assistito lentamente a una vera e propria fuga dei suoi componenti con numerose dimissioni come ad esempio quella dell’imprenditore Valentino Sciotti, del vice presidente Antonello Ricci e del comandante ex pilota Emidio Isidoro“.

“Oggi è in atto – continua Febbo – un vero e proprio ritorno al passato con la nomina a presidente di un riconoscibile funzionari di partito come Enrico Paolini, ex vice presidente e assessore al turismo della giunta Del Turco, e Antonella Bosco ex presidente della commissione sanità sempre della giunta regionale Del Turco decaduta per inchieste giudiziari e clamorosi arresti. D’Alfonso cerca di far passare Paolini come scelta di alto profilo quando altro non è che una figura di partito provenienti dalla vecchia sinistra, con zero competenze nel settore turistico e aeroportuale. Storiche figure di partito ben riconoscibili come lo sono la Pezzopane, Aimola o Verticelli”.

“Quindi nessuna rivoluzione alla Saga, nessun rilancio, nessuna strategia ma solo una infornata di uomini di fiducia riconducibili alla logica partitica che non hanno nessuna esperienza di turismo. Ricordo come Paolini, da assessore regionale, era semplicemente coordinatore degli assessori regionali al turismo visto che in quel periodo l’Abruzzo era stata scelta per ricoprire quel ruolo. Come del resto altre Regioni rivestivano a rotazione il ruolo di coordinamento per altre deleghe”.

“La verità è ben diversa da quella che ci vuol far credere il Presidente D’alfonso. Dopo quattro anni di centrosinistra – conclude Febbo – per l’aeroporto d’Abruzzo siamo tornati alle nomine partitiche mentre lo scalo aeroportuale più importante d’Abruzzo è ancora privo di una strategia vera e credibile di rilancio e di sviluppo. D’altronde dovremmo ricordare questo governo regionale anche per aver privato una Regione come l’Abruzzo di un assessorato strategico e importante come quello alle Politiche del turismo”.

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