AD AVEZZANO SPENTO SEMAFORO CHE “EDUCAVA” I CITTADINI A SUON DI MULTE

di Claudia Ursitti

19 Maggio 2019 08:00

L'Aquila -

AVEZZANO – Educazione a caro prezzo per i cittadini di Avezzano e della Marsica che, per sei mesi hanno vissuto nella preoccupazione di essere “immortalati” dal sistema di rilevamento fotografico T-Red, attivato dalla Polizia Locale, nei pressi del semaforo all’incrocio tra via XX settembre e via dei Fiori e spento, nei giorni scorsi, come comunicato direttamente dal sindaco, Gabriele De Angelis.

Vicenda che ha provocato un vespaio di polemiche, tenuto conto che in un tratto viario strategico che conta circa trentamila passaggi al giorno, in soli tre mesi, l’attento occhio elettronico del T-Red ha fatto rilevare 2.381 auto passate con il rosso e 10 mila sanzioni solo nei primi tre mesi di attività del congegno.

Un vero incubo per gli automobilisti che si sono visti recapitare a casa multe salate corredate dalla decurtazione dei punti alla patente: due per chi ha superato la striscia bianca e sei per chi è passato col rosso.





Proprio sulla questione, sono in corso accertamenti tecnici sui tempi di attesa del giallo e la vicenda ha scaturito numerosi ricorsi al giudice di pace.

In più, i trasgressori hanno l’obbligo di comunicare al Comune di Avezzano il nome del conducente per scalare i punti dalla patente, altrimenti per il proprietario dell’auto scatterà la sanzione supplementare da 286 euro.

De Angelis, però, difende la scelta di istallare il T-Red, ritenendola una valida risposta all’emergenza sicurezza stradale nell’incrocio, “dopo sei mesi di rilevamenti, il comportamento degli automobilisti è cambiato molto chiaramente, tanto che le infrazioni multate sono scese del 50 per cento. Questo vuole dire che ora le norme di comportamento vengono meglio rispettate – e aggiunge – l'azione dell’apparecchio ha dato buona prova che con il rispetto delle regole la flessione c’è stata ed è evidente”.

Ora ci sarà un’analisi dei dati da parte degli uffici preposti e la valutazione di intervenire su altri incroci della città, in cui da anni si lamenta scarsa sicurezza per via del mancato rispetto del codice della strada – ha concluso il sindaco – i cittadini, nel caso in cui verranno attivati altri apparecchi, in altre zone, saranno repentinamente allertati sia dalla opportuna segnaletica che da tutti i canali di informazione istituzionali”.





“Colpirne uno per educarne cento”, direbbe Mao Tse-Tung, ma la verità è che ad Avezzano si respirano ancora venti di guerra tra i cittadini che hanno trovato l’interesse e il sostegno di associazioni del posto e anche da parte del Codacons che sta analizzando la legittimità dei provvedimenti.

Non poteva certo mancare l’intervento dei consiglieri di opposizione, Gianni Di Pangrazio, Francesco Eligi, Gianfranco Gallese, Roberto Verdecchia, Mario Babbo, Cristian Carpineta e Domenico Di Berardino, che hanno coinvolto un perito per ottenere un parere tecnico sulla questione e hanno annunciato una mozione al prossimo Consiglio Comunale per chiedere in autotutela l’annullamento delle infrazioni meno gravi, “in questi due anni abbiamo visto solo cose che vanno contro gli interessi dei cittadini – ha tuonato Di Berardino, ex presidente del Consiglio comunale con Di Pangrazio – vorrei ricordare che il compito di un’amministrazione è garantire il bene comune per la città e non tartassare la popolazione con nuove tasse”.

Il T-Red è ormai spento, ma della vicenda si parlerà ancora per molto tempo, tenendo conto che, proprio in questi giorni, stanno arrivando le multe di metà gennaio. Ai posteri l’ardua sentenza.

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    Ti potrebbe interessare:

    ARTICOLI PIÙ VISTI:


    Abruzzo Web