ACQUA POPOLI: RABBIA LAVORATORI, ”SUBITO ESITO BANDO; COLELLA, ”PROROGA SCADUTA”

23 Febbraio 2018 16:05

Pescara -

POPOLI – “La Regione Abruzzo deve subito aprire le buste della gara per l’acqua minerale Valle Reale di Popoli e San Benedetto in Perillis. Non si può continuare con questa incertezza”.

L’accorato appello arriva da Franco Pescara della Fai Cisl, ai microfoni del Tg3 regionale, a nome dei 130 operai, 200 contando l’indotto, dello stabilimento di Popoli (Pescara), sempre più preoccupati perché non si conosce ancora l’esito della gara indetta il 12 maggio 2017, per rinnovare la concessione. Mentre intanto è oramai scaduta l’ultima proroga, concessa all’attuale concessionario, la Gran Guizza del gruppo San Benedetto, che partecipa alla gara.

Lavoratori e sindacati chiedono dunque di conoscere subito l'esito della gara, e chiedono anche che “la Giunta regionale conceda subito un’ulteriore proroga-ponte, perché – osserva Pescara – non si può bloccare la produzione, sarebbe una catastrofe”.





Sulla vicenda interviene, sempre dai microfoni del Tg3, anche Camillo Colella, patron della Santa Croce,  la cui  partecipata Italia Beverage è la seconda concorrente  in gara.

“Con il nostro marchio possiamo tranquillamente imbottigliare a Popoli – protesta Colella – ma oramai da sette mesi, non si ha ancora nessuna notizia dell’esito della gara, a cui abbiamo preso parte”.

Del resto il 13 febbraio scorso la società ha inviato una diffida legale alla Regione Abruzzo a bloccare l’attività di sfruttamento della sorgente “Valle Reale”, argomentando che l’ultima proroga, concessa il 10 maggio 2017 alla Gran Guizza, in attesa del nuovo bando di gara, prevede il termine del 10 febbraio, dunque scaduto.

La società ha inviato anche la stessa nota alla Guardia di finanza, al fine di verificare possibili violazioni di legge.





La Santa Croce del resto si attende un pari trattamento rispetto a quello da lei subito per la concessione sorgente di Sant’Antonio Sponga di Canistro (L’Aquila): a fine 2015, la concessione gli è stata tolta a causa dell’annullamento del bando della Regione, a seguito di un ricorso del Comune di Canistro. La Santa Croce aveva chiesto una proroga della concessione, per salvaguardare i lavoratori e la produzione, in attesa del nuovo bando poi assegnato nel marzo 2017 alla Norda dei fratelli Pessina. Ma la Regione in quell’occasione non ha inteso concedere nessuna proroga. Da allora Colella e suoi legali stanno già portando avanti un durissimo contenzioso con la Regione Abruzzo.

Ad aumentare la tensione, le affermazioni di Colella ai microfoni del telegiornale, nelle quali il proprietario della Santa Croce rivela che “dai verbali ci risulta che la Gran Guizza è stata in realtà esclusa, e dunque dovremmo restare solo noi in gara”.

Ipotesi seccamente smentita a stretto giro dal sindacalista Pescara: “la Gran Guizza è pienamente in gara, e ricordo che qui a Popoli ha fatto importanti investimenti, erogando anche premi aziendali ai suoi dipendenti”.

 

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