PRESIDENTE VICARIO REGIONE, ''MARGINI PER CONCLUDERE PROCEDURA VIA'', DI PAOLO, ''CON ACCORDO PROGRAMMA AVREMO TERRENI PER STABILIMENTO''

ACQUA CANISTRO, LOLLI, ”PARTITA ANCORA APERTA PER NORDA, ALTRIMENTI NUOVA GARA”

2 Settembre 2018 07:53

L'Aquila -

L'AQUILA – “Secondo me ci sono i termini per tenere ancora aperto il percorso amministrativo della Valutazione di impatto ambientale che riguarda la Norda, oltre i termini del 27 agosto. Se la Norda farà  un passo indietro comunque nessun problema, faremo un'altra gara, e troveremo sicuramente un'altra grande azienda che imbottigliera' l'acqua minerale di Canistro”.

Se sarà Norda bene, altrimenti avanti il prossimo: questo lo scenario prefigurato dal presidente vicario della Regione Giovanni Lolli, in merito alla clamorosa vicenda della concessione dell'acqua minerale della sorgente Sant'Antonio Sponga di Canistro.

L'ex sottosegretario  diventato numero uno in Abruzzo dopo le dimissioni di Luciano D'Alfonso seguite alla convalida da senatore del Pd, a sorpresa Lolli riapre a sorpresa una partita che sembrava chiusa definitivamente, dopo che  l'aggiudicatario provvisorio del bando regionale del 16 dicembre 2016, Acque minerali per l’Italia, meglio conosciuta come Norda, non ha consegnato entro il perentorio termine del 27 agosto scorso  la documentazione integrativa richiesta e necessaria a definire la Valutazione di impatto ambientale, sulla realizzazione del nuovo stabilimento e delle condutture per un investimento di circa 20 milioni di euro. 

E Lolli lo fa in una location che non poteva essere più a tema: la presentazione a Canistro, del libro  “Paesi d'acqua” dell'ex sindaco di Canistro Sergio Natalia, che ripercorre il rapporto stretto e culturale delle popolazoni della valle Roveto, al fianco dell'attuale primo cittadino Angelo Di Paolo, ex consigliere ed assessore regionale di centrodestra e centrosinistra. Presenti, nella sala gremita, parte degli ex lavoratori dell'ex concessionario Santa Croce, ora disoccupati, il vice sindaco Ugo Buffone, e vari rappresentanti sindacali. 





 Un evento che è stata l'occasione per parlare per l'ennesima volta di una concessione alla base della vita economica e sociale del centro marsicano contraddistinta da fiumi di parole, promesse ma ancora lontane dalla soluzione. Il tutto nel silenzio di Norda, definito salvatore dei lavoratori, ma che finora non ha fatto passi concreti per avviare la produzione ne' e' mai intervenuta ufficialmente. 

Lolli che nei mesi scorsi aveva rassicurato tutti sulla buona risucita della operazione Norda, non esclude più però  un nuovo bando, con i tempi destinati ad allungarsi ancora e la situazione a diventare insostenibile: oltre due anni di nulla di fatto, di mancato utlizzo della preziosa acqua minerale che finisce nel fiume Liri,  con 75 ex dipendenti dell'ex concessionario Santa Croce disoccupati, senza ammortizzatori sociali , e con la Regione esposta a rilievi di danno erariale ed a una pericolosa controversia legale e risarcimenti danno da parte della stessa Santa Croce. 

Quindi dopo la scadenza dei termini era stato data per certa la chiusura della pratica Via, tra l'altro impugnata da Norda che vuole il piu semplice iter della Verifica di assoggettbilita'. Con la Regione che per legge deve revocare e rifare la gara visto che non c'e' una seconda classificata dopo l'esclusione della Santa Croce. Non a caso, nell’irrituale sollecito inviato alla Norda dalla Regione il 23 agosto scorso, a firma del dirigente del Servizio valutazioni ambientali Domenico Longhi, in cui si ricorda la data ultima del 27 agosto, si cita il comma 5 dell’articolo 27-bis del decreto legislativo 152 del 2006, che la Regione non puo non applicare, e che prevede, in caso di non rispetto del termine, l'archiviazione della pratica Via,  e di conseguenza l'annullamento del bando del 16 dicembre 2016, lanciato dopo che era stata revocata la concessione alla Santa Croce per il Durc irregolare, aspetto questo impugnato dalla sociieta' dell’imprenditore molisano Camillo Colella che ha ingaggiato una guerra legale senza quartiere. 

Lolli nel suo intervento a Canistro, pur senza entrare nel merito tecnico, lascia intendere però che quel termine non è perentorio, che insomma la Norda ha ancora una finestra aperta. Non esclude come detto ad ogni buon conto l'ipotesi di un nuovo bando. 

“L'interlocuzione con la società è aperta, staremo a vedere, – spiega Lolli-  sarebbe meglio per tutti che la vicenda si chiuda nel migliore dei modi. Se Norda avrà ancora intenzione di mantenere gli impegni assunti benissimo, altrimenti, ripeto, si farà una nuova gara, e finché sarò in Regione, visto che in questa partita ci ho messo la faccia, farò di tutto per far si che questa durissima vertenza si risolva”.





A sua volta il sindaco di Canistro assicura che “la Norda è ancora in gioco, può ancora rispondere, anche nel caso sia stata avviato l'iter di decadenza. Mi è stato spiegato da esperti in materia, che ci sarebbero una ventina di giorni per farlo. Resta il nodo della procedura da seguire, Norda ritiene, e io lo condivido, che la Via non serve, che  è sufficiente la Verifica di assoggettabilita. Io voglio sperare contro ogni speranza, sono convinto che la Norda voglia andare avanti”. 

Lolli poi entra nel merito di un'altra partita che si sta conducendo,  parallela alla Valutazione di impatto ambientale: quella dell'accordo di programma quadro, con cui i comuni di Canistro e Civitella Roveto potranno intanto cambiare la destinazione d'uso ai terreni, che dovranno poi essere espropriati, con costi a carico del concessionario provvisorio, e con il rischio molto probabile di contenziosi. E che andrà ratificato dai due consigli comunali, con dentro la convenzione sottoscritta questa volta anche dal concessionario provvisorio, e dagli enti pubblici coinvolti, contenente gli elaborati tecnici del progetto definitivo dello stabilimento e della conduttura, delle opere di urbanizzazione, il piano particellare di esproprio e relativa quantificazione delle relative indennità, e altri aspetti tecnici e legali.

“Noi stiamo accellerando su quello che è di nostra competenza – spiega Lolli – , l'accordo di programma quadro è  stato firmato dai due  comuni, passaggio intanto decisivo per il cambio di destinazione d'uso dei terreni. I due comuni mi hanno scritto per convocare in tempi stretti la conferenza dei servizi, e risolvere il  nodo di tutti gli altri altri percorsi autorizzativi”.

Lolli e' ben cosapevole che l’anomalia del bando del 2016 e stata la non dosponilita' di uno stabilimento, e nemmeno dei terreni dove eventualmente costruirlo,  visto che la Santa Croce si è detta non disponibile a vendere o affittare lo stabilimento e infrastrutture di sua proprietà. La mancanza dei terreni dove sviluppare il suo piano industriale da 20 milioni di euro e' del resto il vulnus evidenziato che la stessa Norda, minacciando richieste di danni milionari,  in una lettera di fuoco alla Regione, e Comune, dopo aver disertato la conferenza di servizi istruttoria dell'aprile scorso, covocata da Lolli per accellerare l'iter e dipanare l'intricata matassa.

E qui c'è l'attacco a Colella. “Con quel bando siamo stati costretti a fare una cosa inedita – ammette il presidente vicario- , di solito in un bando simile si mette a disposizione anche lo stabilimento. Ma qui a Canistro è accaduto che c'è stato un imprenditore, Camillo Colella, che ha fatto scelte in totale contrapposizione con le aspettative del territorio. Si è determinato un conflitto fortissimo. E alla fine siamo stati costretti a revocare la sua concessione  perché non aveva il durc in regola, e a fare un nuovo bando alle condizioni date”. Nel suo intervento in sala consiliare Lolli ha poi ricordato che la Santa Croce non garantiva un adeguato livello occupazionale.
 
Commenta a sua volta Di Paolo, “Capisco le  difficoltà della Norda, che ha incontrato per la non disponilita' dello stabilimento  e dei terreni, ma con l'accordo di programma quadro  questo ostacolo sarà superato. Fare un altro bando è per me un ipotesi da evitare, per stringere i tempi”. (ft)

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