ACCADEMIA BELLE ARTI: L’OPEN DAY PER RIPARTIRE, ”OBIETTIVO QUALITA”’

di Sara Ciambotti

2 Aprile 2014 10:11

L'Aquila -

L'AQUILA – L'Università dell'Aquila apre le porte ai giovani e lo fa invitando tutte le istituzioni cittadine a conoscere le risorse che offre il territorio.

Tre giorni, dal 1° al 3 aprile in cui tutti gli interessati, soprattutto i diplomandi di quest'anno, avranno modo di scambiare quattro chiacchiere o confrontarsi ufficialmente con docenti e autorità, per studiare e pianificare insieme il loro futuro.

Tra i tanti stand c'è anche quello della punta di diamante regionale: l’Accademia delle belle arti dell’Aquila, che l'anno scorso ha vissuto un momento di forte destabilizzazione in seguito all'annullamento delle elezioni del direttore, Onorino Vespa. Le elezioni erano state messe in discussione dalla sconfitta docente Lea Contestabile, allo scontro diretto con Vespa per succedere a Eugenio Carlomagno. Proprio la docente di anatomia artistica aveva inviato un ricorso al ministro Maria Chiara Carrozza con conseguente sospensione dell'entrata in carica del neo eletto.

Motivi di tale dissidi sarebbero stati “l'inosservanza dei principi di carattere generale in ordine alla pubblicità e alla trasparenza del relativo procedimento amministrativo, con particolare riferimento alla definizione degli aventi diritto al voto, nonché indebite ingerenze nell'attività della commissione elettorale”, si leggeva, a novembre dell'anno scorso, sul provvedimento firmato dalla Carrozza.

E proprio il 29 novembre, l'accademia è stata commissariata ed è arrivata direttamente da Napoli la nuova direttrice, Giovanna Cassese.





“Ho trovato una situazione conflittuale interna molto forte – spiega la direttrice ad AbruzzoWeb – si presentavano profonde lacune sull'organizzazione della didattica con una conseguente perdita di fiducia da parte degli studenti”.

“E sono proprio questi ultimi – continua – i primi ad aver recepito un cambiamento di rotta: abbiamo rimesso in piedi gli organi, sia il consiglio d'amministrazione che quello accademico, stiamo operando perché l'accademia intensifichi i suoi rapporti col territorio attraverso nuove convenzioni con il Teatro Stabile d'Abruzzo, il Muspac, il Mumi di Montesilvano (Pescara), e poi stage presso i Musei Vaticani”.

Ma non basta, nuovi laboratori e riammodernamento di quelli già esistenti costituiscono parte della strategia di 'ristrutturazione' dell'istituzione, concentrata in un solo anno.

“Si stanno implementando i laboratori con nuovi acquisti – illustra la Cassese – e presto sarà inaugurato il laboratorio di 3D”.

“Sintonia” è la parola d'ordine, con il presidente Roberto Marotta e i consigli, ma anche tra gli insegnanti e gli studenti, “che devono ritrovare lo spirito di corpo in nome dell'obiettivo che è quello della formazione, fondamentale per il sistema della cultura italiano”, spiega ancora la direttrice.

In virtù del rinnovamento, come ogni anno, si parla anche si riorganizzazione del corpo docenti, “abbiamo espletato concorsi a livello nazionale – spiega la direttrice – sono venuti artisti da tutta Italia, soprattutto di scultura e tecniche pittoriche. Tutto quello che si farà sarà fatto con un unico obiettivo: la qualità”.





A rischiare di perdere il posto di lavoro saranno gli insegnanti con contratto a tempo determinato, sia per l'anno accademico che ad ore. Selezioni che dipendono interamente dalle norme nazionali.

“I contrattisti su valutazione comparativa saranno sicuramente riselezionati come ogni anno – commenta – basti pensare alla scuola di restauro composta quasi interamente da professionisti a contratto. Dipendiamo dalle decisioni a carattere nazionale e tutte le selezioni saranno fatte sui criteri di qualità e trasparenza”.

Il tutto per far respirare una boccata di aria fresca all'istituzione.

“L'accademia dell'Aquila è un bene prezioso da sempre e ha una storia prestigiosa che vanta presenze di rilievo nazionale e internazionale tra i suoi docenti: da Fabio Mauri a Carmelo Bene, da Achille Bonito, da Oliva a Ceroli – continua la Cassese – Bisogna ripartire dall'arte e dagli artisti”.

“Sono essenziali per il futuro della società ma soprattutto in una città come questa, che con il suo terremoto è diventata simbolo di un'Italia dimentica del patrimonio – conclude – Bisogna lavorare con fiducia e puntare sulla formazione d'eccellenza se si vuole assicurare un futuro alle arti e al primato in questo campo. Io guardo al futuro con impegno e fiducia e credo nella condivisione. Nel progetto comune”.

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