DOPO LA RICHIESTA DI 29 MILIONI DA FINMECCANICA, IL PRESIDENTE ANNUNCIA: ''RESISTEREMO IN GIUDIZIO, I DEBITI NON POSSONO PAGARLI GLI ABRUZZESI''

ABRUZZO ENGINEERING: CHIODI, ”STORIA TORBIDA, CARROZZONE DEL PD”

di Berardino Santilli

27 Novembre 2012 20:17

Regione - Cronaca

L’AQUILA – “Quella di Abruzzo Engineering è una delle vicende più torbide nella storia della Regione Abruzzo”.

Così il presidente della Giunta regionale, Gianni Chiodi, ha commentato la citazione in giudizio con una richiesta risarcitoria nei confronti della Regione Abruzzo, nella sua qualità di socio di maggioranza (60% delle azioni) della Spa pubblica Abruzzo Engineering, da parte di Selex Service Managment, socio della stessa società con il 30% mentre il restante 10% è controllato dalla Provincia dell’Aquila.

Finmeccanica ha deciso di attivare la controversia contro la Regione e non contro Abruzzo Engineering, società messa in liquidazione negli anni scorsi proprio per volere del governatore abruzzese tra le altre cose per la difficile situazione debitoria, perché ritiene principale responsabile del negativo andamento della società l’ente regionale.





Secondo Finmeccanica, la Regione è inadempiente perché non ha attuato le attività previste nel piano industriale approvato nel 2009: per questo ci sarebbero state le perdite negli esercizi 2009 e 2010 di Abruzzo Engineering nata nella passata legislatura per iniziativa dell’ex governatore, Ottaviano Del Turco, con la mission di abbattere il digital divide.

“Finmeccanica – ha continuato Chiodi – sostiene che i fondi che la Regione ha erogato per la banda larga siano stati utilizzati in gran parte per il funzionamento della struttura, soprattutto per il pagamento degli stipendi, e quindi avanza dei crediti. Ciò che sorprende è che non mi sembra che Selex Service Management, quindi Finmeccanica, siano stati semplici fornitori ma che fossero pienamente consapevoli di tutte le strategie adottate nel corso degli anni da Abruzzo Engineering”.

In merito alla controversia, Chiodi ha sottolineato che “sulla questione si pronunceranno i giudici, la Regione resisterà auspicando che si faccia la più ampia chiarezza su Ae e sul rapporto con il socio Selex”.





“Ae è una società in liquidazione per i debiti che ammontano a 19 milioni di euro, che non possono essere ripianati dagli abruzzesi”, conclude.

Chiodi ha infine sottolineato che non è vero, come sostiene il capogruppo del Pd, Camillo D’Alessandro, di aver fornito informazioni errate sulla società.

“Non mi sorprende che D’Alessandro – ha aggiunto Chiodi – sostiene le ragioni di quello che è stato il carrozzone costruito dalla sua parte politica”.

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