LANCIANO – Stava pescando sulla riva del fiume Sangro, con la tecnica del lancio della rete, quando è improvvisamente caduto in acqua e annegato per l'enorme portata del corso d'acqua.
È morto così Luciano Cimini, 42 anni, di Torino di Sangro (Chieti).
L'incidente è avvenuto dopo le 15.30, al confine con il porto turistico di Fossacesia (Chieti).
Il figlio Francesco, 24 anni, che era con lui, è rimasto ferito ed è sotto shock.
Caduto anch'egli in acqua il giovane è riuscito a raggiungere la riva.
Padre e figlio hanno perso l'equilibrio lanciando la rete e sono caduti in acqua in prossimità della foce del Sangro.
L'allarme è stato lanciato da altri pescatori presenti sul posto.
Sul luogo della tragedia è immediatamente giunta una motovedetta della Capitaneria di Porto di Ortona, coordinata dal comandante Nicola Attanasio, capitano di fregata.
Il cadavere del pescatore è stato recuperato e fatto rientrare su un gommone al locale porto turistico.
Sul posto anche i carabinieri di Fossacesia.
Un'inchiesta sull'accaduto è stata aperta dalla procura della Repubblica di Lanciano.
Il pm Rosaria Vecchi ha disposto l'autopsia.
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